Ampliare il perimetro del Parco: la proposta di SEL

Bovillae

Sinistra Ecologia e Libertà in Regione per chiedere di estendere le tutele del Parco alle aree minacciate di Marino dal cemento

Si moltiplicano le iniziative di forze civili e politiche per scongiurare la colata di cemento su migliaia di anni di storia. Riceviamo la testimonianza di Mriko Laurenti e pubblichiamo.

 

BovillaeCome cittadino impegnato da anni in politica e impegnato da anni nella difesa del territorio, esprimo tutta la mia preoccupazione per un progetto che prevede (sulla carta) almeno 12.500 abitanti in più per una estensione di oltre 900mila MC. Avremo una seconda “Romanina” alle porte di Frattocchie e Santa Maria, anzi, per collocarlo meglio nella storia, questo scempio è più simile al berlusconiano progetto di Milano2 di antica memoria. E noi avremo Marino2!!!

E che resta ai cittadini di Marino, di Santa Maria e Frattocchie?? solo danni: problemi, disagi, rifiuti, traffico. Con risorse idriche che scarseggiano da tempo e la rete fognaria che ha già raggiunto livelli critici. Questo a breve. Nel tempo avremo un quartiere periferico di Roma. Abbiamo tutti presente quello che era fino a 15 anni fa Centocelle, o cosa è ancora oggi La Romanina?? Solo che noi siamo Marino, non Roma e per garantire servizi, sicurezza e vivibilità ad un’area così ampia, diffusa e così densamente abitata come sarà, serviranno decenni e soldi, tanti soldi, che Marino non ha e difficilmente avrà!!!!!!

Spero che chi oggi va in giro a dire che bisogna rifletterci perchè ci saranno opportunità, lavoro, servizi e ritorno economico per il nostro territorio e per chi vi abita, si svegli! perchè sa bene che racconta favole. Sa che i soldi che il comune incassa da un’affare di queste dimensioni li incasserà una sola volta ma i servizi e i costi di mantenimento di opere e “servizi” ci saranno per sempre. Ciò che sarà perso (in termini di beni archeologici e ambientali), sarà perso per sempre, per far fare cassa a qualche singolo soggetto o società che ben poco lasceranno a Marino e ai marinesi. Chi ha o ha avuto una minima esperienza di amministrazione pubblica e urbanistica sa bene cosa portano questi mega-progetti, basta guardare esempi analoghi in Provincia di Roma – Fiumicino?; Romanina?; Porta di Roma?ecc..
Ci sono inchieste tutt’ora in corso in alcuni di questi casi, e arresti eccellenti già effettuati, anche per segnalazioni di riciclaggio di denaro sporco derivante da investimenti della criminalità organizzata (Pomezia ci insegna che tutto questo non è molto lontano dai nostri confini comunali), i nuovi residenti si lamentano per disservizi continui e assenza totale di tutele (Report e Presa Diretta hanno già segnalato con servizi giornalistici tutto ciò). Un caos totale senza responsabilità individuabili, in spregio a leggi e buon senso. Solo per il guadagno di qualcuno.

Io proseguirò il mio impegno contro questi scempi, contro la speculazione più scelerata che si mangia il territorio. Contro l’illegalità più o meno sommersa. Contro la distruzione degli innumerevoli tesori ambientali e archeologici che abbiamo nel nostro territorio, proprio nelle aree sottoposte a questi nuovi ed ulteriori attacchi cementizi. Basta ricordarne alcuni dei più noti:

A Frattocchie, il centro dell’antica Boville: in Vicolo del Divino Amore un circo di epoca romana in perfetto stato di conservazione e un sistema di edifici a questo limitrofi; tra via Nettunense e il Centro Commerciale “La Nave” esiste una strada romana di collegamento secondario in basolato. Strada che parte dal Circo nominato prima e passa poi proprio in mezzo all’area del Divino Amore, dove si prevede ora di costruire palazzine; su Via Nettunense al Km 0,300 vicino il distributore Q8, è stato di recente trovato (proprio da chi stava iniziando gli scavi per le fondamenta di altri palazzi) un ampio complesso di tombe pre-romane.

A Palaverta (e poi anche tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole, in via Daniele Manin): sempre per scavi fatti a fini edificatori, sono stati trovati resti di mura di epoca romana e forse di una villa.

A Santa Maria delle Mole (oltre all’area dell’Appia Antica, ricca di reperti archeologici, vicino la stazione di Santa Maria delle Mole): esiste ed è tuttora sottoposta a più vincoli archeologici e ambientali l’area di Mugilla, a lato di via Maroncelli prima del Parco Falcone, qui c’è un complesso di edifici sempre di epoca romana.

Tutte queste aree SARANNO CANCELLATE O GRAVEMENTE COMPROMESSE (in buona parte già sono state “intaccate” più o meno evidentemente grazie alle 24 varianti firmate dalla passata Giunta Palozzi) dall’intervento che la maggioranza di Destra si appresta a portare al voto in CC il prossimo 3 agosto. Al fine di difendere tutto ciò abbiamo lavorato per far si che venisse ripresentata in Consiglio Regionale la delibera che prevede di recepire la proposta di ampliamento del perimetro del Parco dell’Appia Antica (votata e approvata da anni dal Parco stesso e recepita, purtroppo solo in Giunta Regionale nella scorsa legislatura, non con un passaggio ed un voto del Consiglio, che l’avrebbe resa definitiva). L’ampliamento comprenderebbe tutte le aree sopracitate e garantirebbe il salvataggio dell’enorme patrimonio che ci ha lasciato la storia, oltre che la possibilità di sfruttarlo dal punto di vista storico-archeologico, facendone un vero volano per il rilancio, anche economico, dell’area di Boville e di tutto il comune di Marino.

La proposta è stata ripresentata qualche giorno fa dal Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Regione Lazio ed è stata sottoscritta già da 4 Consiglieri Regionali (Nieri e Zaratti – SEL -; Peduzzi e Nobile – FdS -) e sarà sottoscritta entro qualche giorno da altri Consiglieri Regionali.

Ora, nell’emergenza del momento, dell’ulteriore subdolo e vigliacco blitz estivo pro-cemento, serve lavorare tutti insieme, allo scoperto informando i cittadini e rispettando le differenze che ci arricchiscono, per difendere il territorio e bloccare la speculazione selvaggia che dal prossimo 3 agosto diverrà palese e avrà nomi e cognomi chiari.
Nessuno potrà più dire che “e’ colpa di quelli che ci sono stati prima….”, oppure degli ambientalisti, o dei cittadini e dei Comitati che dicono sempre e solo NO. Che sono contro il progresso. La responsabilità sarà solo ed esclusivamente di chi voterà a favore di un progetto così scelerato e sproporzionato anche guardando al solo aumento demografico medio. La responsabilità sarà di chi ha proposto questo progetto e di chi lo voterà. I cittadini si stanno già organizzando per reagire, anche dal punto di vista legale, ad una tale macroscopica forzatura di norme e leggi urbanistiche e non solo. La responsabilità, come per le 24 varianti al PRG approvate nei passati 5 anni, sarà esclusivamente in capo al Sindaco Palozzi e a chi da congliere, avvisato e consapevole, non voterà contro tutto questo.

Non sono e non siamo soli in questa battaglia.

La proposta di legge protocollata in Regione Lazio
[Formato PDF – 330 kb]
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