Palozzi: “le bollette in realtà non sono mai state recapitate ai diretti interessati. Impensabile privare le famiglie di un bene indispensabile alla sopravvivenza”
Con una lettera indirizzata al presidente di Acea Ato 2 Sandro Cecili, il sindaco di Marino Adriano Palozzi ha inteso denunciare i numerosi casi di cittadini che, in questi giorni, si sono visti staccare l’acqua a fronte di una presunta morosità su bollette che però non sono mai state recapitate ai diretti interessati.
Il primo cittadino si è schierato dalla parte dei cittadini sottolineando che “l’acqua è un diritto umano e, in quanto bene indispensabile alla sopravvivenza, non può essere staccata, a maggior ragione senza alcun preavviso, specie se in casa ci sono minori, persone malate, anziani o portatori di handicap”. “L’improvviso distacco del servizio idrico – va avanti Palozzi nella sua missiva – che alcune famiglie di Marino hanno dovuto subire non ritengo sia legittimo perché preclude la possibilità a soddisfare le più elementari esigenze di vita tra cui quelle igienico- sanitarie. In questi casi il gestore dovrebbe dare tempestivamente comunicazione all’utente moroso della possibilità di sospendere la fornitura del servizio idrico per consentirgli di prendere coscienza del provvedimento”.
In conclusione il sindaco marinese chiede a Cecili “di porre in atto misure volte a ristabilire una situazione più congrua agli scopi di pubblica utilità”.
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