Nuovi rifugiati a Marino: le voci e i numeri reali

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Il Consiglio Comunale del 31 gennaio è stato il luogo anche per un chiarimento sulle voci riportate in ambito locale riguardo all’arrivo di nuovi rifugiati a Marino.

L’informazione fornita dal sindaco Colizza direttamente ai consiglieri comunali ridimensiona il numero, ventilato sui social intorno a 200 persone, e  il dato reale è ricondotto a circa 50 persone in zona Appia e di 20 per Marino Centro.

Il sindaco ha ricordato come i bandi e le assegnazioni ai Comuni dei rifugiati vengano effettuati direttamente dalla Prefettura e come il Comune sia stato coinvolto solo per la verifica dell’idoneità strutturale degli edifici individuati dalle associazioni/cooperative che si sono aggiudicate il bando gestito dal Prefetto. Colizza ha anche dichiarato che, dai dati emersi sempre dalla Prefettura, nel 2017 non sono previsti  per Marino altri arrivi.

Vanno registrate durante il consiglio le dichiarazioni del cons. di opposizione Minucci su questo tema “la gente è preoccupata da questi arrivi, già la situazione di Marino è critica“. Dichiarazioni che delineano un problema certamente ben più grande del comune di Marino. In serata, i simpatizzanti di Laboratorio Rinascita – la lista di riferimento proprio della Minucci – hanno esposto a Frattocchie, sull’Appia, e a piazza Garibaldi, a Marino centro, degli striscioni di protesta per questi arrivi .

E’ chiaro a tutti che la kermesse da noi su questo problema è appena all’inizio e dopo gli esiti americani dell’elezione di Trump c’è da aspettarsi una serratissima battaglia politica a livello nazionale  che metterà ancora una volta al centro il tema dei rifugiati e dei migranti,  di fronte ad un esodo in questi anni di dimensioni straordinarie.

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3 Comments

  1. Accoglienza diffusa: le case sfitte dei marinesi possono essere concesse in affitto ai rifugiati che si pagano le spese anche delle utenze e spendono nel nostro territorio. Con oltre 1000 euro che lo Stato spende per i rifugiati, il Comune può dare loro una accoglienza decente ed umana e può ricavarne altro denaro da destinare ai poveri del nostro comune. Non dovrebbe essere difficile, basta un po’ di buona volontà e di intelligenza. Basterebbe seguire qualche esempio virtuoso in giro per l’Italia, invece di fare ingrassare le cooperative, capeggiate da politicanti di lungo corso, o dai tanti Buzzi d’Italia.

  2. Finché a Marino si rubava e si distruggeva il territorio, tutti zitti e appecoronati al ras locale; ora che accogliamo, come dovrebbero fare tutti i comuni italiani, 70 rifugiati, reduci da guerre e violenze di ogni genere, si trova finalmente un nemico verso il quale riversare la nostra rabbia e le nostre frustrazioni. Alcuni lo chiamano razzismo, altri xenofobia, il fatto è che non è mettendosi contro gli altri che riusciremo a risolvere i nostri problemi. W l’accoglienza e la solidarietà, accompagnate da legalità e rispetto umano.

  3. Non ho capito quale è il problema ? Arrivano degli stranieri, cioè delle persone, quindi ? Negli ultimi 10 anni ogni anno a Marino sono giunti ben 1.000 nuovi residenti grazie a chi ha governato il territorio in sodalizio coi palazzinari.
    Segnalo poi che la sig.Minucci sta promuovendo un incontro pubblico con la rivista “L’Uomo libero” il prossimo 11 febbraio proprio qui a Marino.
    E’ incentrato sulla figura di Gianantonio Valli, razzista (per sua definizione), complottista (antigiudaico ovviamente) e negazionista dell’olocausto

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    Forse i disagi a Marino sono le idee di simili “laboratori” politici.
    Quando si celebrano “eventi” simili nel nostro paese, chiunque potrebbe esprimere la sua opinione. Non si dimentichi quindi il “perché” tali movimenti politici sono contrari all’accoglienza di 70 persone. E’ qualcosa inscindibile dalla loro visione del mondo

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