Nonostante il vandalismo, ancora il grande teatro a Marino: il prestigioso ‘Cielo Nero’ il 13 maggio alla Sala Vittoria di Villa Desideri

Nonostante gli atti di vandalismo sul Teatro di queste ultime ore, con rottura di alcune vetrate e finestre del Teatro di Villa Desideri, continua la proposta culturale offerta da Artemista e dal Direttore artistico Sabina Barzilai con un nuovo appuntamento davvero da non perdere alla Sala Teatro Vittoria di Marino. Nell’ambito del Programma Officine Culturali  della Regione Lazio è proposto un appuntamento imperdibile domenica 13 maggio alle ore 18 con la compagnia di prosa – riconosciuta dal MiBACT come teatro di innovazione e ricerca – Cada Die Teatro che presenta il prestigioso spettacolo teatrale CIELO NERO. 

Cielo Nero, interpretato da Pierpaolo Piludu, conclude la lunga ricerca su Cagliari sotto le bombe portata avanti in questi anni da Cada Die Teatro. È stato coinvolto nel progetto Francesco Niccolini, il drammaturgo che ha collaborato alla scrittura, tra gli altri, dei più importanti spettacoli di Marco Paolini. Cielo nero è la storia di Efisio e Antioco, due gemelli identici come due gocce d’acqua, che sino all’adolescenza riescono a vivere con spensieratezza ogni momento delle giornate come se fossero una sola persona. Solo la guerra, nel 1940, riesce a dividerli spedendone uno in Russia e lasciando l’altro in una Cagliari che sta per vivere le sue giornate più tragiche. Il finale è tutto da scoprire…

Cada Die Teatro nasce a Cagliari nel 1982,” ci ha dichiarato il direttore artistico Sabina Barzilaie la compagnia, lavorando per un teatro che fosse il più vicino possibile alla realtà, ha individuato nella centralità dell’attore l’elemento principale della sua poetica teatrale. Per il Cada Die Teatro ‘ricerca’ ha significato trattare temi forti e vicini al proprio vissuto con linguaggi semplici e comprensibili, nel tentativo di costruire un teatro che fosse popolare senza per questo smettere di ricercare nuove forme di comunicazione. La sperimentazione di nuovi linguaggi scenici, la cura per il lavoro dell’attore inteso come pratica quotidiana, l’interesse per la narrazione orale, per le ‘lingue’ concepite come linguaggio scenico contemporaneo per parlare ‘al presente’, hanno caratterizzato il percorso artistico di questi anni.”

Tetaro Vittoria di Villa Desideri

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*