Il teatro che rigenera la memoria: una grande performance con ‘Cielo nero’ al Vittoria di Marino

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Ci sono degli spettacoli che catturano il pubblico, che in silenzio segue l’evolversi della storia, partecipe ed emozionato, quasi trattenendo il respiro.

Il 13 maggio scorso uno spettacolo del genere è stato rappresentato dalla compagnia Cada Die nella Sala Teatro Vittoria di Villa Desideri a Marino. L’opera rappresentata, Cielo nero, ha visto interprete eccellente – in un lungo monologo – l’attore e scrittore sardo Pierpaolo Piludu, arrivato da Cagliari per la rappresentazione al Vittoria.

Piludu ha, con grande maestria ed efficacia, introdotto il pubblico presente nell’atmosfera della Sardegna del secondo conflitto mondiale. La storia, Cielo nero, racconta di due gemelli cagliaritani, ventenni durante il secondo conflitto mondiale, figli di un invalido della prima grande guerra, un padre che dopo 5 anni di conflitto in trincea era tornato a casa quasi inabile e senza più neanche il fiato per parlare. I due gemelli vivono la crescita e l’epilogo del ventennio fascista partecipando in modo diverso alla seconda guerra mondiale, il primo restando a Cagliari da marinaio, il secondo impiegato in fanteria con l’esercito nella campagna di Russia. Il monologo  consente di entrare gradualmente nella storia e nel dolore dei due giovani gemelli, fino ad arrivare all’epilogo della rappresentazione con la distruzione completa di Cagliari, avvenuta per mano americana, distruzione che ha segnato una delle pagine più dolorose della storia della Sardegna. Piarpaolo Piludu, nella parte di Efisio, uno dei due gemelli, conduce lo spettatore alla riflessione dell’insensatezza della guerra e della precarietà della vita, raccogliendo e vincendo la sfida di rigenerare nei presenti le emozioni del dramma che, appena ottanta anni fa, ha attraversato la città di Cagliari e l’intera Italia. Uno spettacolo intenso e pregno di significati, proposto da un grande attore coinvolto nel cartellone del Vittoria dal Direttore artistico Sabina Barzilai a cui non può che andare il nostro convinto plauso.

Cielo Nero

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