L’opera artistica ‘Poesia’ di Marina Funghi presentata a Marino: un augurio a tutte le donne nel giorno della loro festa

Durante la manifestazione culturale che si è svolta a Palazzo Colonna, Marino, il 7 marzo per la Giornata Internazionale della Donna, l’artista marinese Marina Funghi ha presentato un suo dipinto. Così, accanto alle poesie di Alda Merini e alle interpretazioni musicali della Compagnia dei Musici dell’Associazione culturale La Terzina, l’opera artistica dal titolo ‘Poesia‘ è stata esposta nell’antico Palazzo marinese e presentata via streaming con una diretta.
Abbiamo chiesto all’artista Marina Funghi di parlarci della sua opera, di come sia nata questa ispirazione pittorica e di quali siano le sue aspettative.
La Poesia si materializza dall’ombra, si erge libera, si svela e si rivela, si scioglie i polsi dai legacci, la poesia si inebria di luce, prende corpo e vigore, impavida, senza più paure, sola, immensa, carnale ed eterea. La mia ‘Poesia‘ – ha precisato Marina Funghiè una donna, la natura feconda che dà origine al pensiero, che genera la parola e la trasforma in bellezza. È un messaggio positivo, dinamico, illuminato. In verità ho sempre amato la poesia di Alda Merini e quando Martina Nasini vicepresidente della Terzina mi ha invitata a partecipare con una mia opera ho accettato molto volentieri. La mia ispirazione è un brano scelto dalla raccolta ‘il canto ferito’. L’esperienza del dolore vissuto dalla poetessa, il suo periodo sofferto di costrizione ha scatenato in lei la voglia di liberarsi, di infrangere le barriere, di vivere un anticonformismo di lotta soprattutto interiore. Un percorso difficile che unisce e lega molte donne. La Poesia nasce proprio da questo bisogno di liberazione, dalla necessità di esprimere se stesse senza costrizioni”.
Ha concluso Marina Funghi: “Dopo la sua presentazione l’opera ha riscosso molto successo e tanti complimenti. Il messaggio è arrivato chiaro, quindi l’arte ha compiuto il ‘suo dovere’. Ritengo che il compito dell’artista sia proprio questo: arrivare il più possibile a tutti, che sia un linguaggio chiaro e fruibile”.

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