Museo civico Mastroianni e i Ladri di Carozzelle per le riprese RAI

Comunicato del Comune di Marino –

Il Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino lo scorso 7 giugno si è trasformato in set  televisivo per le riprese della sigla estiva del programma “O anche no!” in onda la  domenica mattina alle ore 09:00 su Rai Tre. Protagonista la band ‘Ladri di Carrozzelle’, recentemente premiata proprio a Marino con il Mostacciolo di Frate Jacopa, che ha  scelto il Museo come location.

“O anche no!” è un programma su temi sociali che parla di disabilità in modo diverso, brillante, con storie raccontate direttamente dai protagonisti che condividono con le  loro attese, le difficoltà e le conquiste di ogni giorno. Per il suo elevato valore sociale e  inclusivo, il docu-reality nel 2019 ha ottenuto il Premio Nazionale Inclusione 3.0.

“Collaboriamo in modo ininterrotto da trentatré anni” racconta il responsabile della  band, il chitarrista Paolo Falessi. “Siamo un po’ come una squadra di calcio, la  formazione cambia a seconda degli impegni”.

Insolita e innovativa, la band ha all’attivo una produzione molto ampia tra cui il brano  della sigla “O anche no”, scritto in collaborazione con il Maestro Federico Capranica,  conosciuto nel 2017 durante la serata finale del Festival di Sanremo. Il loro “rock senza  barriere” è un’avventura iniziata nel 1989, una sfida all’indifferenza, ai luoghi comuni e  ai pregiudizi proprio per cambiare prospettiva trasformando la paura in coraggio, il  disagio in risorsa.

“Abbiamo scelto il Museo Civico per il suo fascino, per i tesori che racchiude e  perché siamo stati accolti nel Comune di Marino con tanto entusiasmo e disponibilità”  prosegue Paolo che è anche direttore artistico del gruppo.

“Ringrazio Paolo Falessi e tutta la Band per aver scelto di girare il video della sigla al  Museo Mastroianni. Per tutti noi ha un valore storico e culturale importante e sono  sicura che questa sarà un’ulteriore vetrina per far conoscere tutta la sua bellezza.” – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Pamela Muccini.

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