Una frattura politica interna scuote Fratelli d’Italia a Marino dopo che il Consiglio comunale del 30 luglio 2025 ha approvato il controverso Piano Urbanistico Generale Comunale (PUCG). L’episodio ha provocato sconcerto e tensioni nel centrodestra cittadino, molteplici dichiarazioni, con Fabrizio De Santis e Simone Del Mastro, consiglieri comunali FdI, che hanno disertato la seduta, favorendo – di fatto – l’adozione del piano urbanistico voluto dal sindaco Stefano Cecchi.
A guidare la posizione ufficiale di FdI a Marino era stato il Coordinatore Comunale di FdI, Felice Catapano, il quale aveva espresso pubblicamente con una nota un giudizio fortemente negativo sul PUCG, definendolo “un piano senz’anima” e anche “dannoso per lo sviluppo equilibrato della città”.
Catapano, in qualità di referente politico locale di FdI a Marino, aveva formalmente invitato i consiglieri comunali di FdI a votare contro l’adozione del piano, condividendo anche con gli alleati – o meglio con la parte dissidente formata da Crisanti, Esposto e Martella – della coalizione (Lega e Forza Italia) la richiesta di rinvio per un maggiore confronto con il territorio.
Nonostante la linea tracciata dal coordinamento comunale, i due consiglieri Del Mastro e De Santis, come ben spiegato dalla nostra testata NoiCambiamo, hanno disertato sia la seduta del 25 luglio sia quella decisiva per il Piano Urbanistico del 30 luglio, facendo venir meno i loro voti contrari e agevolando così l’adozione finale del PUCG con 12 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astenuto.
Questo comportamento ha, di fatto, evitato una crisi politica per il sindaco Cecchi, che ha rischiato di non avere i numeri per portare avanti l’adozione del piano. L’assenza dei Consiglieri di FdI è stata letta da molti a Marino come una “non opposizione” che ha garantito, nei fatti, la sopravvivenza amministrativa dell’attuale maggioranza.
A seguito dell’episodio in casa FdI Marino, Felice Catapano ha trasmesso una nota ufficiale alla Direzione Provinciale e Regionale di Fratelli d’Italia, nella quale ha segnalato e stigmatizzato il comportamento dei due consiglieri comunali.
“Un atto gravissimo e inaccettabile, in palese contrasto con la linea politica del partito e con il mandato degli elettori” avrebbe dichiarato Catapano secondo quanto riportato da fonti interne FdI. “Non possiamo tollerare una simile mancanza di rispetto verso il coordinamento locale e verso il simbolo che rappresentiamo”.
Secondo voci vicine al partito FdI a Marino, la nota prodotta dal coordinatore Catapano chiede l’immediato intervento degli organi superiori di Fratelli d’Italia, aprendo di fatto un possibile procedimento interno per valutare conseguenze disciplinari.
La mancata presenza dei due consiglieri è stata accolta con disappunto anche dai consiglieri dissidenti di Lega e Forza Italia, che avevano fatto fronte comune con FdI per chiedere il rinvio del voto.
Il voto sul PUCG ha infatti messo in luce una profonda crisi di legittimazione politica della maggioranza, e un centrodestra di fatto fratturato, dove la linea ufficiale del partito viene smentita dai comportamenti individuali dei suoi rappresentanti in Consiglio.
Per concludere, il caso Del Mastro–De Santis rappresenta un punto di rottura grave tra il vertice politico di Fratelli d’Italia a Marino e i suoi rappresentanti in aula, con implicazioni che potrebbero ripercuotersi anche a livello regionale. Il gesto dei due consiglieri – volutamente in contrasto con le direttive del partito – non solo ha contribuito al salvataggio l’amministrazione Cecchi, ma ha anche provocato una vera e propria bufera politica nel centrodestra, che ora dovrà ridefinire con chiarezza dopo l’estate la sua coerenza interna e le prospettive di alleanze in previsone della prossima tornata amministrativa.
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Non possiamo essere sicuri,Gentile Redazione di Noi cambiamo, che si fosse sancito un patto di ” fronte comune” fra i dissidenti di Lega Salvini e Forza Italia da una parte e il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia dall’altra.
Quindi il ” disappunto politico” dei primi due nei confronti del terzo è forse un po’ forzato,nelle considerazioni squisitamente politiche. Analogamente,alcune considerazioni lumeggiate nelle ultime settimane da esponenti della minoranza istituzionale,pd e pentastellati,rispetto al
” soccorso nero” che in alcune fasi favorirebbe il sindaco Cecchi e la sua maggioranza salvo diventare,chessò,
” soccorso fucsia” in caso di indebolimento politico-numerico del centrodestra cecchiano, autorizzano a pensare che le relazioni e gli immaginari reciproci complessivi fra le varie forze politiche siano un po’ imbibite di eccessiva approssimazione,qui a Marino,diciamo così.
Per tacere della chiara presa di posizione al momento del voto finale espressa dal Dott.Gianfranco Venanzoni,altro fighter elettorale di Stefano Cecchi nel 2021 parallelamente a Fabrizio De Santis,quindi dotato anch’egli di autorevolezza : Venanzoni , seguendo le logiche proposte, in questo caso ” non avrebbe rispettato le indicazioni del Partito PD”! Oppure che?
Pensiamo,noi di DPL,piuttosto,a una forte crisi più generale del concetto di
” rappresentazione” della Politica,dove le forme organizzate di Partito con le loro gerarchie e gli eletti nelle istituzioni con i loro diritti-doveri non sempre trovano corrispondenze e sintonie , e allora un aspetto della criticità forte insorta poggia sulla tenzone a ” chi ha più argomenti” genericamente 《 in nome del partito》 ai vari titoli rappresentato.
È una questione non banale che in caso di forti querelles, nei sistemi ” democratici” non è semplice da dipanare.
Più agevole,invece, appianarla nelle cosiddette società,e nelle organizzazioni politiche, in varii modi e in varie strutturazioni ,TOTALITARIE.
Con stima.Armando Lauri dpl