Comunicato del Coordinamento Contro le Nocività Ambientali dei Castelli Romani –
SARA’ UN LUNGO AUTUNNO RICCO DI INIZIATIVE E DI MOBILITAZIONI
A DIFESA DI BOSCHI E LAGHI
CONTRO CEMENTIFICAZIONI E INCENERITORE
Le recenti notizie da parte dei comuni, della Regione e dell’Ente Parco lasciano piuttosto perplessi se non arrabiati e per questo proseguono le mobilitazioni da parte del Coordinamento Contro le Nocività Ambientali.
In questi mesi infatti abbiamo rafforzato i legami tra le diverse REALTA’ DI COMITATI CHE SI BATTONO DURAMENTE A DIFESA DEL TERRITORIO IN UNA LOTTA CHE SPESSO CI HA VISTO UNITI, e da un anno circa ci stiamo vedendo insieme per creare punti di incontro tra tutte le nostre vertenze e iniziare uniti a pensare più in grande.
Non siamo un organo strutturato ma uno spazio aperto che persone, associazioni, collettivi e comitati possono attraversare liberamente proponendo idee e proposte.Intanto i due laghi Albano e Nemi hanno perso in un anno rispettivamente 50 e 40 cm per un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua e, ad 11 mesi di distanza dalla decantata conferenza dell’Autorità di Bacino, nulla è stato fatto per iniziare a fermare il disastro ambientale in corso.
La Città Metropolitana ed ACEA insistono nella loro nefasta idea di impiantare un inceneritore di rifiuti indifferenziati da 600 mila tonnellate l’anno proprio sulle falde acquifere dei Colli Albani.
ACEA va avanti con il progetto di potenziamento del prelievo idrico dal lago Albano tramite il pozzo “Sforza Cesarini”.
I comuni di Castel Gandolfo, Nemi e Genzano proseguono con i progetti di turistificazione dei due laghi spendendo milioni e milioni di euro pubblici.
Ariccia e Marino hanno approvato piani edilizi per un totale di almeno 15.000 nuovi abitanti.
Il cementificio Fassa Bortolo di Artena prevede di ampliarsi aggiungendo forni bruciatori altamente inquinanti deturpando ulteriormente lo splendido paesaggio intorno al Lago di Giulianello.
Rocca di Papa ha messo all’asta 73 ettari di tagli di bosco pubblico, di cui circa 30 già invenduti prima, e quindi con lo sconto per chi volesse approfittarnee: circa 7,30 euro ad albero.
E cosa pensare che con 1.300 ettari di castagni proprietà pubblica, il comune di Rocca di Papa ha acquistato ben 40 quintali di castagne a 14 mila euro da una ditta di Vallerano (Viterbo) per poi rivenderle durante la recente sagra ?
In tutto questo contesto, la Regione Lazio, tramite provvedimento del presidente Rocca, conferma al posto di vertice dell’Ente Parco Castelli Romani l’avvocato Ivan Boccali trasformando il suo status da “Commissario straordinario” in “Presidente”.
In due anni di commissariamento però nulla ha fatto assolutamente per tutelare la natura, anzi.
Non una parola sull’inceneritore, niente sui boschi, zero sui laghi ad imminente disastro ambientale, mai un’opposizione ai piani edilizi di cementificazione, piano d’Assetto ancora non pervenuto, ma nemmeno un accenno al miglioramento delle cose ordinarie come una sentieristica decente nel parco e la protezione e valorizzazione dei siti archeologici.Come Coordinamento, in questo periodo abbiamo realizzato numerose iniziative per continuare ad informare la popolazione su ciò che abbiamo intorno e che dovremmo tutelare, togliendolo dalle logiche economiche che mettono a profitto l’ambiente distruggendolo senza pietà.
Abbiamo organizzato un’escursione su ciò che resta dei sentieri devastati dalle ruspe, un presidio informativo al lago di Nemi, abbiamo accompagnato un maratoneta che ha piantato un albero di leccio nel bosco dei Cappuccini e accolto con piacere Donald dell’UDPT che da oltre 30 anni si batte in Ecuador contro la multinazionale del petrolio ex-Texaco.
Continuiamo a studiare le carte, a controllare gli albi pretori, a calendarizzare iniziative.
Dobbiamo fermare la svendita di un patrimonio collettivo per il guadagno di pochi, a discapito della natura e della cittadinanza tutta.
Stiamo chiedendo un incontro con il direttore del Parco, dott. Ciferri, e con il sindaco di Nemi, Bertucci, per far loro presente che vogliamo urgentemente una moratoria sui tagli boschivi, lo stop alla turistificazione dei laghi ed investimenti per la tutela di boschi ed acque lacustri.
Ancora non basta, non possiamo fermarci perché la situazione sommariamente descritta non ammette pause, tantomeno il restare indifferenti. C’è rimasto ancora tanto di meraviglioso sul nostro territorio, per cui vale la pena lottare.
Invitiamo ancora una volta la popolazione dei Castelli ad unirsi alla lotta, a restare aggiornati ed a partecipare al previsto corteo contro l’inceneritore fissato ad Albano sabato 22 novembre.
Anche le nostre riunioni sono periodiche, aperte e orizzontali.
Ognun3 è chiamato a partecipare o anche solo ad informarsi, prima che sia troppo tardi.
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