Applicazione della legge 69/2009: “un esempio da evitare” (parte 2^)

Corrado Colizza

Riceviamo da Corrado Colizza, portavoce dell’Associazione “Gruppo di Presenza Monsignor Grassi”, e volentieri pubblichiamo.

Lettera aperta alla dott.ssa Ludovica Iarussi

in tema di democrazia ovvero modalità attuative della legge n. 69/2009

Corrado ColizzaEgregia dottoressa Iarussi,
quello che Lei ha risposto è veritiero ma è andata semplicemente fuori tema (ci dispiace ma a volte la fretta è cattiva consigliera). Come Lei avrà modo di controllare la circolare che Lei cita (n. 13 del 21 aprile 2011 che segue la precedente n. 1 del 5 gennaio 2011) riguarda le pubblicazioni di matrimonio e le richieste per il cambio di cognome e non le deliberazioni di giunta, ne quelle di Consiglio, ne le determine dirigenziali.

Oggi 26 luglio ore 17:00 – verificando l’Albo Pretorio del nostro Comune risulta che:
* le pubblicazioni di matrimonio, a cui Lei faceva riferimento, sono leggibili e pubblicate in pdf, senza fruire quindi della prevista pubblicità legale richiamata dalle due circolari;
** le deliberazioni di Giunta, di Consiglio e le Determinazioni dirigenziali, che non sono state trattate ne da circolari ne da regolamento interno, risultano criptate, o più semplicemente illeggibili, dato l’utilizzo della firma certificata prevista per gli atti soggetti a pubblicità legale.
Come vede ci rivolgevamo al Sindaco, immaginando l’aiuto di un informatico poco informato invece è Lei che non è supportata da questa figura (peccato).
Che il Comune di Marino abbia anticipato la legge per dotarsi dell’Albo pretorio informatico è vero, dato che le sue origini risalgono al Commissario straordinario Santoriello, per quanto riguardava alcuni Regolamenti comunali; poi nel quinquennio successivo è stato esteso a tutti gli atti amministrativi (bandi, decreti, ordinanze, pubblicazioni di matrimonio delibere e determine.

Termina la consigliatura, si svolgono le elezioni, entra in carica la nuova Amministrazione ed anziché migliorare la prestazione dell’Albo dotandolo, per esempio, di un archivio consultabile nel tempo e non nei soli 15 giorni, si partorisce questo “svarione”.
Dottoressa, avevamo consigliato e riproponiamo di pubblicare in pdf (cioè come fotografia dell’atto soggetto o no a pubblicità legale gli atti che necessita conoscere a tutti i cittadini). A questo punto attendiamo, per non andare oltre e recuperare gli atti passati, la pubblicazione in modalità leggibile di tutte la deliberazioni e determinazioni assunte nella nuova consigliatura.
La ringraziamo anticipatamente.

Il portavoce
Corrado Colizza

p.s. *Un consiglio gratuito – perché non fruire delle possibili risorse locali?
*A proposito di posta certificata alla quale anche l’URP non da riscontro può darci nota?
*Circolari a parte, cerchiamo di seguire il senso comune e le normative che tendono a riqualificare l’Amministrazione, risparmiare la carta e stabilire un rapporto con i cittadini più diretto e costante (è la dittatura che nasconde) .

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