Fuga di cervelli da Marino: dopo Palozzi al Cotral, l’ex assessore Prinzi nominato Presidente SBCR

Rilancio o affossamento del Consorzio Bibliotecario?

Non si fa altro che parlare di quale modello di azienda pubblica sia migliore per una sana ed efficiente gestione di un determinato bene pubblico, ma non si pone mai l’accento sulle qualità delle persone che dovrebbero poi gestire queste aziende. Sembrava che con la caduta di Berlusconi e l’arrivo del tecnico Monti, un cambio sotto l’aspetto della meritocrazia ci sarebbe stato. Ma di fatto, purtroppo, nulla è cambiato sia a livello nazionale sia a livello locale!

Si fa la scoperta dell’acqua calda nel notare che, ancor oggi nei nostri comuni, nelle aziende che gestiscono la cosa pubblica (municipalizzate, partecipate etc …), vi siano persone messe al comando più per l’appartenenza politica (per non dire fiduciaria o clientelare), che per competenza e qualificazione.

L’ultima perla in questo ambito riguarda il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani SBCR, consorzio castellano nato circa 15 anni fa su iniziativa dei comuni di Genzano ed Ariccia che riunisce tutte le biblioteche dei comuni dei Castelli Romani. Va premesso, ad onor del vero, che quello bibliotecario è l’unico ambito nel quale i comuni dei Castelli Romani hanno deciso di consorziarsi, mentre un analogo modello infracomunale auspicabile anche per settori quali lo smaltimento dei rifiuti e la gestione dell’acqua pubblica sembra ancora di là da venire.

Anche in questo caso, purtroppo, sembra prevale l’appartenenza alla casta della politica alla competenza, e i prodromi per far peggio ci sono tutti. Il doppio incarico del precedente presidente del consorzio, dott. Valicenti (contemporaneamente anche direttore commerciale Albafor) sembra del tutto in linea al cumulo di cariche del politico marinese Prinzi. Alla Presidenza del Consorzio Bibliotecario, che gli si è attribuita ora, si deve assommare la carica di Capo segreteria del Presidente dell’Ater della Provincia di Roma e quella, ovviamente, di consigliere comunale del Comune di Marino.

Si dirà che l’aria di Marino dona una forte tempra agli amministratori pubblici rendendoli dei veri e propri stacanovisti. In effetti il sindaco di Marino, Adriano Palozzi, ne è la più grande dimostrazione, riesce a distribuire il suo fondo schiena sia sullo scranno di primo cittadino di Marino che sulla poltrona di Presidenza dell’azienda Pubblica di Trasporti Pubblici Cotral. Sembra che il suo secondo incarico sia giustificato dalla sua Laurea (che non ha ovviamente ancora acquisito) e dai molteplici Master universitari acquisiti in economia e management (a cui ancora non si è neanche iscritto…). Per restare in punta di norme e volendo essere un pò pignoli, sembrerebbe anche che, secondo la legge attualmente vigente, la carica di presidente Cotral risulti incompatibile con la sua precedente carica di consigliere provinciale: ma tant’è siamo in Italia e un doppio incarico non si nega a nessun politico!

Tornando alle qualità che avrebbero fatto propendere per la scelta del politico Prinzi a presidente del Consorzio Bibliotecario, si può ipotizzare che si sia optato per il plurioccupato consigliere marinese osservando il suo enorme spessore culturale e i suoi numerosi titoli universitari (?). Difficilmente si potrebbe dimenticare la sua grande opera di valorizzazione di Marino compiuta da assessore alla cultura della scorsa legislatura, culminata, niente poco di meno che, con l’invito a Fabrizio Corona alla Sagra dell’Uva del 2010. Un vero successo di cultura e di etica per tutta la città!

Inoltre vogliamo dimenticare le sue lungimiranti capacità progettuali e manageriali?
E’ lui che ideò nel 2008-2009, da assessore all’ambiente, il visionario progetto della raccolta stradale dei rifiuti poi adottato a Marino, bollando il sistema ”porta a porta” come “inattuabile” e “di sinistra”. Basta ricordare a questo riguardo che oggi a Marino si ricicla solamente il 22% dei rifiuti a fronte di una gestione costosissima che ha portato ad un ulteriore aumento dell’imposta urbana dei rifiuti di oltre il 10% anche per il 2012.
Ora si capisce il senso delle sue parole: ”Prima facciamo, poi vediamo” di risposta a chi nel 2009 sollevava dubbi sull’efficacia del sistema di raccolta stradale dei rifiuti da lui immaginato … infatti abbiamo visto … eccome Prinzi se abbiamo visto! Detto tutto questo non sono che da condividere le dichiarazioni della stesso Prinzi all’indomani dalla sua nomina a presidente del Consorzio: «E’ una fortuna poter lavorare con persone di elevata preparazione professionale e spessore umano» … Che persone di tal fatta ‘’assistano’’ Prinzi e’ una fortuna non solo per lui, ma soprattutto per noi e per il Consorzio.

Consoliamoci con il fatto che, forse, dopo questa ulteriore nomina non vedremo più in Consiglio comunale a Marino il muso lungo di Prinzi e non sentiremo più le sue lagne ipocrite sullo strapotere Palozziano, avendo avuto anche lui, non certo senza l’appoggio di Palozzi, il suo bel doppio incarico!

Evviva Marino, evviva l’Italia (o Itaglia?)!