Memoria riconosciuta dal Comune di Marino per i due giovani Fernando Lanciotti e Valter Ludovisi trucidati dai nazisti. Scarica l’ebook ‘Gappisti ante litteram’

Con un partecipato evento in aula consigliare a Marino il 3 marzo scorso si è svolta la Tavola Rotonda ‘Resistenza, Liberta e Gioventù’ promossa dalla nostra testata ‘Noi Cambiamo’ e dalla testata ‘Punto a Capo Online’, con la collaborazione dell’Associazione per il Cambiamento, del Gruppo di Presenza Mons. Grassi e di Punto a Capo Onlus.

Alla presenza del prof. Alessandro Portelli e del prof. Ugo Mancini, apprezzatissimi storici, con l’introduzione al tema da parte del saggista Ivano Ciccarelli e l’intervento del cultore di storie locali Vittorio Rufo, la discussione si è sviluppata intorno alla figura di giovani che hanno perso la vita durante il periodo del fascismo e della resistenza. In particolare, le figure più approfondite sono state quelle presentate nell’ultimo saggio breve di Ivano Ciccarelli ‘Gappisti ante litteram’ (scaricabile come ebook gratuito sul sito del nostro giornale), due giovani di Marino, Valter Ludovisi nato nel 1924 e morto nel 1943 a 19 anni, fucilato dai nazisti a Forte Bravetta e Fernando Lanciotti, nato nel 1922 e morto il 1944 a 22 anni per colpi di arma da fuoco di ‘militi tedeschi’ sotto Palazzo Colonna a Marino.

Evidentemente commosso l’intervento iniziale del sindaco Carlo Colizzza che ha salutato i presenti, i relatori e i parenti dei due giovani marinesi invitati in aula consiliare. “Abbiamo voluto riconoscere con un atto della Giunta il giusto tributo della memoria della nostra comunità a Valter e Fernando, giovani ventenni morti nel ’43 e nel ’44 per mano dei nazisti, recuperando una lacuna dopo oltre 70 anni dagli eventi. E’ un atto dovuto e necessario, e mi scuso come attuale guida di questa città che non ci sia stata la capacità del nostro Comune di farlo prima. Ma oggi, anche se in ritardo, saniamo una grave dimenticanza“.

Appassionati gli interventi del prof. Portelli e del prof. Mancini, che hanno consentito di inquadrare una serie di diverse storie nel contesto più generale delle azioni partigiane dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) e della resistenza. Emotivamente coinvolgente anche la lettura di Vittorio Rufo che ha presentato dei ricordi di quei periodi redatti da testimonianze dirette ed ha anticipato la prossima uscita di un suo libro proprio su queste memorie di giorni drammatici sotto il fascismo e durante la lotta di liberazione. Hanno chiuso la Tavola Rotonda le testimonianze di alcuni anziani di Marino che erano presenti in quei giorni drammatici e gli interventi dei familiari di Valter e Fernando, evidentemente anche loro commossi per l’evento tenutosi e per gli atti decisi dal Comune di Marino.

Fernando Lanciotti e Walter Ludovisi, uccisi per mano tedesca in giovanissima età tra il 1943 e il 1944

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5 Comments

  1. Ai neofiti spesso manca la pazienza e l’umiltà, solo il tempo ci dirà se sapranno crescere in autonomia o se si adegueranno a vivere a pane e politica. Intanto tanti auguri ai neofiti.

  2. Come tutti gli scritti di Ivano Ciccarelli, anche l’ultimo saggio sui due giovanissimi martiri marinesi, GAPPISTI ANTE LITTERAM, si legge tutto d’un fiato. La nostra Città ha trovato un degnissimo cantore della sua Storia e dei suoi costumi.

    • ((…..a marcanto’ chettepozzinobeneditte……se n’giorno se vie’ a sape’ che te pago pe scrive ‘ste sviolinate ma sai come me trinciano……)) troppo buono il sig. Marcantonio……troppo buono……….☺

  3. Da “apprendista storico” a “neofita benpensante”. Non so se sia una climax ascendente o discendente, in ogni caso la interpreto come una soddisfazione personale.
    Che fortuna essere neofiti, mi viene da dire, visto quello che hanno combinato e combinano i veterani cresciuti a pane e politica.

  4. Un grazie sentito alla nuova amministrazione pentastellata di Marino e ad Ivano Ciccarelli, per merito dei quali si è riusciti a ricordare il sacrificio di questi due giovanissimi narinesi, uccisi dalla violenza nazifascista.
    Rimane l’inspiegabile mistero di come siano dovuti passare oltre settanta anni, per recuperare la memoria e commemorare questi tragici avvenimenti; a volte la verità storica fatica ad imporsi. Un saluto alle famiglie dei due ragazzi.

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