Colizza e Trinca l’hanno vinta su Palozzi e Cecchi: un vincolo del Ministero dei Beni Culturali sull’area del Divino Amore. Cemento addio!

Un vincolo paesaggistico da oltre 1200 ettari da oggi in poi tutela una grossa parte dei Castelli Romani.

Nelle nuova area protetta dal MIBAC (Ministero per i Beni  e le attivita’ culturali), per la precisione l’area sud-est dei comuni di Marino, Castel Gandolfo ed Albano, rientra anche l’Area del Divino Amore di Marino, la zona che il centrodestra Palozzi e Cecchi voleva cementificare, facendo arrivare altri 15000 abitanti tra Frattocchie e Santa Maria delle Mole, e che con questa decisione ministeriale diviene  di fatto vincolata. Il vincolo prende il nome tecnico di “Campagna romana tra la via Nettunense e l’Agro Romano”. L’area sottoposta alla tutela ministeriale riguarderà le tenute storiche di Palaverta, Quarti di Santa Fumia, Casette, Santa Maria in Fornarolo e Laghetto di Castel Gandolfo (documentazione_fotografica). Colizza e Trinca, con tutto il M5S di Marino, hanno seguito questo iter, supportandolo con documentazione e atti, per quasi due anni, e a chiusura del governo Conte 1, il vecchio governo per capirci, era arrivata dai tecnici l’indicazione positiva riguardo alla necessita’ e opportunita’ del vincolo.

Un grosso polmone verde posto dai tecnici ministeriali in piena continuità con il vicino parco dell’Appia Antica di Roma. La dichiarazione di pubblico interesse del Ministero dei Beni Culturali verrà affissa per 90 giorni (link_dichiarazione_interesse_pubblico) sugli albi pretori dei tre comuni interessati, tra cui Marino. Trascorsi questi primi tre mesi, i comuni e/o i privati interessati avranno ulteriori 30 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni al Ministero, infine il Ministero avrà ulteriori 30 giorni di tempo per pubblicare le proprie contro deduzioni alle osservazioni ricevute e per pubblicare il decreto definitivo di vincolo. E a quel punto il cemento di Palozzi e Cecchi sara’ un semplice triste ricordo di svendita non realizzata del territorio!

Leggete bene qui la notizia perche’ probabilmente l’opuscolo elettorale di Cecchi, diciamolo pure, non ve lo dira’!

6 Comments

  1. La sezione Castelli Romani di Italia Nostra, di cui fa parte anche Marino, esprime la sua piu’ grande soddisfazione per il vincolo posto dal MIBAC che va oltre anche Marino. Desidero ricordare che gia’ nel 2014 a firma del presidente nazionale la sezione Castelli di Italia Nostra intervenne a sostegno di ADA e delle altre associazioni e comitati che si battevano in difesa dell’area del Divino Amore. Enrico Del Vescovo.

  2. In qualità di presidente di ITALIA NOSTRA sezione CASTELLI ROMANI, di cui fa parte anche Marino, esprimo la mia più grande soddisfazione per la decisione presa in merito alla nuova area protetta dal MIBAC. Sono ormai diversi anni che come sezione Castelli Romani ci battiamo a fianco delle altre associazioni e comitati del territorio per raggiungere questo obiettivo e scongiurare finalmente le minacce di cementificazione in una delle ultime aree dell’agro romano. Occorre pure riconoscere un merito all’amministrazione attuale.
    Cari saluti. Enrico Del Vescovo

  3. Complimenti. Sono anni e anni che si temeva il peggio. Vediamo se si riesce a conservare almeno una parte delle bellezze della campagna romana. Le amministrazioni, a qualsiasi livello, dovrebbero obbligare o permettere di costruire solo su aree già compromesse o da recuperare.

  4. Nel felicitarci per la notizia, quali iscritti di Marino di Italia Nostra portiamo alla vostra attenzione che la dichiarazione di vincolo ministeriale reca la firma del Soprintendente Arch. Margherita Eichberg, da lungo tempo iscritta ad Italia Nostra, in cui si e’ formata, e di cui e’ un punto di riferimento. Occorre continuare il lavoro e portarlo a compimento, per la nostra Marino e la nostra Italia.

  5. Un’ottima notizia per tutta la Comunità marinese e per la salvaguardia del territorio dalla cementificazione selvaggia operata dalle precedenti amministra<ioni. Rimane l'incognita degli esosi indennizzi richiesti dai costruttori, che potrebbero mettere in ginocchio le casse del nostro Comune. L'augurio di tutti è che i Giudici sappiano decidere secondo Giustizia, cosa che purtroppo non sempre accade.

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