Gli utili chiarimenti sul 5G dell’Assessore Andrea Trinca

Pur in tempo di pandemia, la tematica della futura tecnologia 5G sembra esercitare un certo interesse in una parte della popolazione anche a Marino. Pubblichiamo la puntuale disamina dell’Ass. Andrea Trinca sul tema, dopo la recente delibera di Giunta, mal digerita da alcuni politici locali di vecchio corso che tanto danno hanno fatto nel passato e che ambirebbero a tornare in sella alla guida di Marino.

Il tema del 5G è molto serio e complesso, e non può risolvesi in un dibattito fatto di opinioni personali o peggio da Bar, ed evidenzia, ancora una volta, come sulle opinioni fornite da persone incompetenti in materia di salute e anche di tecnologia, sarebbe meglio far prevalere la scienza. Segue l’approfondito testo di Trinca che, da docente universitario qual è, cita fonti di riconosciuta letteratura scientifica a supporto delle sue argomentazioni.

A seguito della Delibera n.32 del 25/03/2020 avente ad oggetto “ATTO DI INDIRIZZO SUI SISTEMI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICI DI QUINTA GENERAZIONE (CD. 5G)” e della quale ho voluto dare personalmente comunicazione con un post dedicato, si è sviluppato un interessante dibattitto tra cittadini che mi contattano numerosi in questi giorni e divisi tra i sostenitori della tecnologia 5G e coloro che invece si dichiarano contrari al 5G.
Ritenendo che il dibattito sia la linfa vitale della democrazia e che la tematica racchiude in sé contemporaneamente una serie di opportunità e criticità che rendono la questione aperta, desidero di seguito riportare alcuni riferimenti bibliografici che hanno indotto la Giunta a deliberare a favore del principio di cautela.

Alcune precisazioni preliminari sono però doverose:
1. L’Amministrazione non è assolutamente contro l’innovazione tecnologica, tutt’altro, nella nostra azione poniamo attenzione ed incentiviamo le nuove tecnologie in tutte le sue forme. In questo caso specifico ci siamo posti il problema di considerare un’analisi costi benefici. Si vuole anteporre il progresso tecnologico e l’economia alla salute pubblica o si vuole prima capire a che prezzo (potenzialmente della vita umana) vogliamo arrivare al futuro? Credo che l’esempio dell’eternit renda molto bene l’idea, era una tecnologia costruttiva interessante poi abbiamo pianto i morti e chi la userebbe ora per la propria casa? Siamo di fronte al bivio pasoliniano: vogliamo ottenere solo uno sviluppo tecnologico ed economico o vogliamo il progresso, che vuol dire migliorare tutta la condizione del genere umano in un equilibrio necessario tra tecnologia, economia e uomo?
2. Credo che la scelta di cautela operata dall’Amministrazione offra la possibilità di una riflessione e di un dibattito utile a tutti, in assenza della quale avremmo visto l’istallazione delle antenne senza possibilità di una valutazione collettiva.
3. Tengo a precisare che il “principio di cautela” non è solo una presa di posizione di un’amministrazione che agisce in base al principio del buon padre di famiglia ma è soprattutto una norma del codice Ambientale, D.Lgs 152/2006, che un’amministrazione responsabile non può trascurare.
4. Da ultimo, circolano futili e strumentali critiche derivanti dall’osservazione secondo la quale la mia personale assenza al voto di giunta della delibera in questione assuma chissà quale dietrologico significato. Solo chi non conosce, o fa finta di non conoscere, i meccanismi di giunta ricorre a tali espedienti per seminare ridicoli dubbi. Nel caso di specie la Delibera, a seguito di alcune integrazioni finali, ha richiesto maggior tempo tecnico per il caricamento sul sistema informatico arrivando in Giunta oltre l’orario programmato per la conclusione della sessione di voto, ragione per la quale ho dovuto abbandonare la seduta per improrogabili impegni familiari, consapevole che i colleghi assessori avendo raggiunto il numero legale avrebbero potuto votarla senza problemi. Inutile montare insensate polemiche sul voto di un organo che è collegiale e che non si ferma certo per la singola assenza di un assessore.

Sulla tecnologia 5G vi sono molteplici studi commissionati dagli operatori economici del settore che dimostrano lo scarso impatto sulla salute di questo sistema di telecomunicazioni. A questi studi si contrappongono altri studi di organi indipendenti come ad esempio quelli della Commissione Europea. Significativa per un’attenta riflessione risulta la posizione assunta dalla Dott.ssa Fiorella Belpoggi del Centro di Ricerca Tumori dell’Istituto Ramazzini (vedi link sottostante), convocata dalla Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera per riferire circa i risultati gli studi effettuati dall’Istituto. Tale aspetto se da un lato non determina ad oggi una risposta certa sulla pericolosità del 5G, dall’altro lato è chiara dimostrazione di come il tema sia ancora scientificamente aperto e discusso. Per questo motivo la Giunta ha assunto una posizione di precauzione. Voglio altresì chiarire che laddove non vi fossero questi dubbi scientifici ed il 5G si dimostrasse innocuo per la salute non vi sarebbe delibera comunale che possa impedire l’istallazione delle antenne. Come infatti ho sottolineato nel post precedente, le telecomunicazioni sono un asset strategico di rilevanza nazionale e la collocazione delle antenne telefoniche è stabilita da una Legge di livello nazionale (D.lgs. n. 198 del 4/9/2002, c.d. Legge Gasparri).

ELENCO indicativo e non esaustivo dei soggetti scientifici e degli Enti che hanno assunto una posizione contraria o che ritengono necessari ulteriori approfondimenti scientifici sulla salute dell’uomo delle reti 5G:

COMMISSIONE EUROPEA
il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCH EER) della Commissione europea, afferma come il 5G lascia aperta la possibilità di “conseguenze biologiche” ed ha evidenziato un chiaro segnale agli Stati membri sui pericoli socio-sanitari deriva bili dall’attivazione ubiquitaria del 5G (che rileva gravissime criticità, in parte sconosciute sui problemi di salute e sicurezza dati) confermando l’urgente necessità di un intervento normativo nei riguardi della diffusione di tale nuova tecnologia 5G.

link utili:

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/5g-ora-anche-il…/4899693/

https://ec.europa.eu/…/newsletter-specific-archive-issue.cf…

https://ec.europa.eu/…/scienti…/scheer/docs/scheer_s_002.pdf

https://ec.europa.eu/…/scienti…/scheer/docs/scheer_s_001.pdf

ISTITUTO RAMAZZINI
Nel marzo 2018 sono stati diffusi i primi risultati dello studio condotto in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna (Centro di ricerca sul cancro Cesare Maltoni), che ha considerato esposizioni alle radiofrequenze della telefonia mobile mille volte inferiori a quelle utilizzate nello studio sui telefoni cellulari del National Toxicologic Program, riscontrando gli stessi tipi di tumore.

link utili:

https://www.italiachecambia.org/2019/07/5g-ricerca-cancro/

https://www.ramazzini.org/…/BOZZA-c_Ramazzini_News_01_2019.…

PROFESSOR LENNART HARDELL – ÖREBRO UNIVERSITY HOSPITAL – SVEZIA
Sono quasi duecento gli scienziati indipendenti che, guidati dal professor Lennart Hardell, hanno messo a disposizione una ricca bibliografia che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog. Il gruppo di scienziati ha sottoscritto l’appello per una moratoria del 5G.

link utili:

https://en.wikipedia.org/wiki/Lennart_Hardell

https://www.youtube.com/watch?v=EzgTvz91Fj4

TAR DEL LAZIO
Il 15 gennaio 2019 il TAR del Lazio ha condannato i ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere un’adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”

link utili:

https://www.pressenza.com/…/il-tar-lazio-i-ministri-inform…/

Nell’augurio di aver contribuito a fornire elementi utili ad un serio e pacato dibattitto (almeno telematico) sul tema, voglio sperare di poter presto tornare con voi al confronto ed alla condivisione dal vivo delle tante questioni che interessano il territorio. Conscio di come queste tematiche, nel momento che stiamo vivendo, assumano un ruolo di secondo piano per il disagio che l’emergenza COVID 19 procura a tutti e purtroppo per l’enorme dolore che ha prodotto e produce per coloro che ne sono stati direttamente colpiti, anche nella nostra comunità, verso i quali invio un messaggio di solidarietà e vicinanza umana.

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