L’amministrazione di Marino ottiene dal MIUR 1,2 Milioni di euro per la costruzione di una nuova scuola nella pianura: rivisti tutti i piani di investimento e le palestre …

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La notizia a cui tanto ha lavorato la Giunta M5S di Marino è arrivata: il MIUR finanzia con 1,2 milioni di euro, con effetto immediato, la costruzione di un nuova scuola a Marino, una nuova scuola elementare nella pianura dove le classi stanno scoppiando da anni per la cementificazione spregiudicata e senza servizi  che si è registrata senza nessun senso logico tra il 2006 e il 2015 sotto la guida del centrodestra di Palozzi, Sivagni e dell’ancora in campo, ambizioso e spegiudicato, Stefano Cecchi.

Ecco la determina che spiega cosa è accaduto. E da qui capiamo molte cose, anche della Palestra Lupini e la Palestra Primo Levi in costruzione.

Vediamo il dettaglio dei dati della determina:

  • il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica ha concesso all’Ente un finanziamento per la realizzazione di una nuova scuola pari ad Euro 1.197.305;
  • per la realizzazione della stessa occorre prevedere anche una quota di cofinanziamento a carico dell’Ente locale;
  • è prioritario per il Comune di Marino la realizzazione di una nuova scuola, anche alla luce dell’emergenza sanitaria causata dal Covid – 19, nonché per l’aumento della popolazione scolastica registrato da almeno 4 anni a questa parte in modo continuo;

quindi, al fine di liberare risorse sul bilancio comunale, è opportuno, recita la determina, non realizzare la palestra della scuola “Elsa Morante”, e di dare la priorità alla realizzazione della palestra della scuola “Primo Levi”.

Per questi motivi, la determina indica la revoca della gara telematica per lavori di realizzazione palestre Elsa Morante e Primo Levi, specificando che sarà indetta, da immaginare in tempi rapidissimi, una nuova procedura per la realizzazione della sola palestra “Primo Levi”.

Una buona notizia davvero che, con un colpo di scena importante, cambia il punto di vista e certamente migliora il futuro di questo territorio violentato dal cemento speculativo.

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