
Con grande piacere ospitiamo sulle nostre pagine l’articolo del dott. Maurilio Cipparone (1), biologo, ambientalista ed educatore di fama internazionale con una rilevantissima carriera nell’ambito degli studi legati ai parchi naturali, alla biodiversità e, in generale, alla tutela dell’ambiente.
Un lucido esempio, quello descritto con cura nell’articolo che segue questa breve introduzione, di come la tutela e il rispetto della natura conduca a conoscerla sempre di più e a consentire, in moltissimi casi, il successivo utilizzo di queste conoscenze in settori inaspettati, come nel caso del Parco di Yellowstone e del prof. Brock.
Noi abitanti di Marino abbiamo, a riguardo dei Parchi, una realtà incredibile e spesso trascurata: la presenza del Parco Regionale dell’Appia Antica, da un lato verso Roma, unito al Parco Regionale dei Castelli Romani, dall’altro verso quel che resta del vulcano laziale.
Due realtà vicine e complementari, ricche di variegate specie vegetali, di animali e anche di tanta storia e archeologia.
Una preziosa risorsa che, proprio con il dott. Cipparone per il caso del Parco dei Castelli Romani, vedremo di conoscere meglio nel prossimo mese, giovedì 15 maggio con una Conferenza che proporrà Noi Cambiamo presso Bibliopop dedicata alla biodiversità e alla salute dell’uomo.
La Redazione di Noi Cambiamo
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Dal primo Parco, la salute per il mondo di oggi
di Maurilio Cipparone –
Thomas Brock, (1926-2021) microbiologo dell’Università del Wisconsin, andando in giro per il Parco di Yellowstone negli Stati Uniti d’America come semplice turista, incontrando la Mushroom Spring (Sorgente dei Funghi) vide per la prima volta le pozze idrotermali che caratterizzano una parte del territorio del Parco più famoso del mondo.
Colpito dal colore del fondo e dei bordi della “sorgente” – colore che pensò fosse dovuto a qualche specie di Cianobatteri – chiese al Ranger che lo accompagnava cosa si sapeva sui microrganismi che riuscivano a sopravvivere nonostante l’altissima temperatura della pozza. Seppe che erano stati poco studiati.
Proseguendo le sue esplorazioni nell’anno successivo e incontrando le altre pozze idrotermali, Brock comprese che ogni forma di vita in questi particolari ambienti di Yellowstone si era adattata per sopravvivere a temperature che in alcuni casi arrivavano ad essere vicine a quella dell’ebollizione.
Brock, ormai considerando l’area geotermale di Yellowstone un vero e proprio laboratorio di ricerca a cielo aperto, tornò nel 1966 nel Parco con un suo laureando (per la cronaca, era Hudson Freeze, che citiamo per correttezza e.… anche per la singolarità del significato del suo cognome) e nel 1966 prelevò alcuni campioni dagli strati gelatinosi di sostanze, presenti ai bordi di un’altra pozza (anch’essa con un nome singolare: Octopus Spring, ovvero Sorgente del Polpo).
Qui l’acqua aveva la temperatura di 190 gradi Fahrenheit, pari a quasi 88 gradi Celsius: campioni che il microbiologo descrisse, nel suo “diario di campo” con due sole parole: sicuramente viventi, e che al ritorno in laboratorio si rivelarono proprio batteri, classificati, neanche a dirlo “Thermus aquaticus”.
Ma perché collegato con la salute del mondo?
Perché, secondo uno “speciale” pubblicato dal National Geographic, “avrebbe rivoluzionato la biologia molecolare, dando agli scienziati un nuovo strumento per manipolare e studiare il DNA, … probabilmente il metodo più importante per la ricerca genetica”.
Una bella descrizione di questa scoperta e della sua applicazione è stata pubblicata dalla famosa rivista americana nella sua serie di notizie e dati sul Coronavirus ed è reperibile su un browser, digitando “Key ingredient in coronavirus tests comes from Yellowstone’s lakes.”
Dunque, il Coronavirus.
Il Thermus aquaticus produce un enzima, denominato Taq Polimerasi, che è attivo anche ad alte temperature ed è utilizzato per fare milioni di copie, in brevissimo tempo, anche di minimi frammenti di materiale genetico senza alterarne la struttura molecolare, attraverso un processo chiamato PCR ovvero Polimerasi Chain Reaction.
Ebbene, questo enzima è componente fondamentale della PCR utilizzata dalla ricerca per mettere a punto i Test (i cosiddetti “tamponi”) che hanno accertato l’infezione dal Virus respiratorio SARS CoV 2 (COVID19 è la denominazione della Pandemia) che purtroppo non ha bisogno di altre presentazioni.
La morale della favola:
- La PCR è una tecnologia che salva vite umane.
- Il Thermus aquaticus è solo una Specie, tra i milioni, della Biodiversità della Terra, ed è stata scoperta in un Parco Nazionale istituito nel 1872 per motivi etici ed estetici, non certo per conoscenze microbiologiche o per necessità derivanti da una Pandemia.
- La missione primaria delle Aree Protette è la conservazione della Biodiversità (ovvero la sua protezione per il suo uso, razionale e duraturo): quante specie ancora NON conosciamo?
- La perdita una sola specie può avere conseguenze inimmaginabili per gli equilibri degli ecosistemi e per il futuro della vita (anche la nostra) sul Pianeta.
Dal Parco Nazionale Yellowstone abbiamo avuto un regalo.
Possiamo ricambiarlo: il primo marzo del 2025 il Parco ha compiuto 153 anni.
Il nostro regalo per il suo compleanno è riconoscere, promuovere, diffondere il valore dei Parchi e delle Aree Protette per la Salute e il Benessere degli esseri umani.
Thermus aquaticus
Immagine da GBIF Global Biodiversity Information Facility License: PD Canada
(1) il dott. Maurilio Cipparone è tra le persone più note e con maggiore ‘anzianità di servizio’ nel mondo ambientalista e dei parchi italiani, essendo stato impegnato, per oltre 50 anni, con vari ruoli e in vario modo, nel mondo delle Aree Protette, dell’educazione, della formazione, dell’interpretazione ambientale, dell’associazionismo, del giornalismo, dell’amministrazione e gestione della cosa pubblica.
Riferimenti sitografici
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1208068/pdf/ge14641207.pdf
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