Ormai è abbastanza chiaro a tutti che con lo sciopero generale del 22 settembre quasi l’intera penisola italiana si fermerà a supporto di Gaza e del popolo palestinese. Questo sciopero attraverserà l’intero paese influendo sui trasporti pubblici, sui porti, sulle scuole e sulle università, fino ad arrivare agli uffici e alle fabbriche.
La giornata di mobilitazione è stata indetta dall’Unione Sindacale di Base (USB) e dalla Confederazione Unitaria di Base (CUB) a cui si sono uniti il Sindacato generale di base e l’Unione sindacale italiana.
Lo sciopero e le proteste sono state indette per manifestare la solidarietà alla popolazione palestinese sotto assedio a Gaza, contro lo sterminio in atto, contro la continua fornitura di armi ad Israele e a sostegno dell’iniziativa legata alla Global Sumud Flotilla, la missione di piccole imbarcazioni private che è in mare da circa due settimane per arrivare a Gaza e tentare di forzare il blocco navale imposto vergognosamente da Israele anche ai corridoi umanitari verso la Striscia e il popolo, sterminato in questi anni, che ancora ci vive.
La notizia di cui, però, vogliamo occuparci oggi è l’adesione piuttosto massiccia anche dei ragazzi del Liceo Scientifico Volterra di Ciampino, il liceo più vicino al territorio di Marino.
Questo Liceo è conosciuto da decenni, e anche rinomato e apprezzato sul territorio, per la sua organizzazione e severità nella formazione dei ragazzi che, dati alla mano, nel corso dei decenni, usciti dal Liceo hanno raggiunto importanti risultati professionali, accademici e di carriera lavorativa.
Non è molto frequente ricordare al Liceo Volterra proteste, scioperi o occupazioni.
Ma, evidentemente, il dramma del vergognoso genocidio e della sistematica distruzione in atto a Gaza a responsabilità del disumano governo d’Israele hanno risvegliato e suscitato nelle coscienze anche dei ragazzi una reazione importante.
Questo che pubblichiamo qui di seguito è quanto si legge sui social in rappresentanza di un gruppo di studenti, una riflessione di adesione e che evidenzia come sia pervasiva nella società italiana l’opinione negativa e di dura condanna rispetto a ciò che il governo d’Israele, nel sostanziale silenzio della maggioranza degli Stati, sta mettendo in atto in questi tempi cupi.
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Iniziativa lodevole, purtroppo non sufficiente. Crediamo in questi ragazzi, speriamo che riescano a costruire un mondo migliore di come non siamo riusciti noi adulti.