Cemento di Cecchi in arrivo a Marino: il M5S rilancia la sua battaglia con un nuovo incontro pubblico sul PUCG il 9 ottobre a S. Maria delle Mole

Nel pieno di un autunno politico che si preannuncia incandescente a Marino, il Movimento 5 Stelle ha fissato un nuovo appuntamento pubblico per giovedì 9 ottobre alle 18:30 presso la sede di Bibliopop, Via Ugo Bassi, Parco M. Carrozza, S. Maria delle Mole. Il tema – non nuovo, ma sempre più centrale nel dibattito cittadino – è il “Piano regolatore a Marino (PUCG): da consumo di suolo zero al consumo di tutto il suolo. Osservazioni, critiche e proposte”.

Prenderanno parte all’incontro,  come relatori, Carlo Colizza, capogruppo M5S a Marino e coordinatore regionale del Lazio, e Marco Cacciatore, già consigliere regionale e figura “storica” delle battaglie ambientaliste nella zona. La scelta dell’argomento dell’incontro, il terzo su questo tema nell’arco di poche settimane,  non è casuale: quel che si vuol evidenziare è la grande differenza fra il piano urbanistico del M5S del passato — che poneva la linea della riduzione del consumo di suolo — e la critica all’attuale proposta del PUCG di Cecchi che invece, denunciano dal M5S e dalle associazioni ambientaliste, si spinge verso un uso estensivo del territorio agricolo.

Come detto, questo incontro del 9 ottobre non arriva “dal nulla”. Negli ultimi 30 giorni, il M5S ha già mobilitato cittadinanza, associazioni e stampa locale attorno al tema del PUCG in almeno due occasioni.

  • Il 16 settembre, è stato organizzato un primo confronto pubblico a Marino centro in cui si è discusso delle “modalità” con cui la maggioranza guidata da Cecchi ha gestito il percorso urbanistico. All’incontro hanno partecipato esponenti del M5S, urbanisti, associazioni ambientaliste, e qualche consigliere del PD locale. Fra i temi: il modo in cui il PUCG è stato votato, la mancanza di processi partecipativi e la possibilità di un ricorso al TAR.
  • Il 24 settembre, un altro incontro è stato convocato in Piazza Garibaldi per riprendere la “battaglia al cemento” nei confronti della maggioranza Cecchi. Marco Cacciatore in quella occasione ha parlato di rilievi tecnici da formulare e dell’ipotesi di ricorsi amministrativi qualora il piano prosegua nel suo iter approvativo con quelle “incongruenze” che sono state evidenziate nell’incontro.

Questi eventi interlocutori hanno contribuito a tenere alta l’attenzione sul tema, costruendo un terreno interlocutorio in vista del nuovo incontro del 9 ottobre in quello che appare per il M5S  un breve ma intenso “tour a difesa del suolo” a Marino.

Chi segue il tema urbanistico in ambito locale sa che il punto di rottura è individuabile nella contrapposizione fra due visioni: quella che fonda il PUCG su consumo zero di suolo in ambito agricolo, come voluto dal M5S, e la visione che invece apre a nuove edificazioni anche nelle aree agricole, come previsto nel nuovo PUCG adottato dalla maggioranza Cecchi.

Secondo i critici del piano attuale adottato il 30 luglio scorso — tra cui il M5S locale e diverse sigle ambientaliste — il PUCG prospettato dal centrodestra prevede scelte che ribaltano la linea urbanistica che, in teoria, doveva caratterizzare Marino come Comune virtuoso in tema di tutela del territorio. Parole come “compensazioni”, “perequazioni”, “premi di cubatura”, “speculazione nascosta” ricorrono nei commenti dei più critici, spesso con toni molto duri.

Il M5S locale ricorda che il piano urbanistico del 2021, promosso dal loro gruppo, era pensato per non consumare ulteriormente il suolo agricolo e puntare invece alla riqualificazione degli spazi già edificati nelle aree più critiche, a causa degli abusi e dell’eccesso di costruzioni, della città. Ora, a quel che si comprende dal nuovo PUCG, quel modello è in fase di totale smantellamento.

Al centro della polemica si pongono dati e cifre: si parla di centinaia di migliaia di metri cubi di nuove volumetrie, migliaia di nuovi abitanti in previsione, con aree agricole che verrebbero convertite in zone edificabili. L’accusa è che, dietro la foglia di fico delle “trasformazioni necessarie”, si nascondano interessi immobiliari e uno sviluppo urbano poco equilibrato che condannerà ulteriormente a città all’invivibilità.

Nel nuovo incontro si aspetta che Colizza e Cacciatore — figure centrali nel discorso urbano della città — presentino rilievi tecnici, criticità nei documenti del piano, simulazioni alternative e, molto probabilmente, una road map politica per la mobilitazione: osservazioni formali, coinvolgimento delle associazioni, ricorsi legali se necessario.

Il 9 ottobre sarà dunque una data da segnare sul calendario politico di Marino e il volantino, apparentemente semplice, è parte di una strategia con radici nei due precedenti momenti pubblici. Vedremo se basterà per mettere un freno al “consumo” del territorio a favore del cemento residenziale.

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