Tammaro risponde al nuovo attacco aggressivo ed intimidatorio

Adolfo Tammaro
— Adolfo Tammaro

Adolfo TammaroCaro Minotti,

rispondo volentieri a questo nuovo attacco aggressivo ed intimidatorio, molto simile nello stile al precedente a firma Palozzi e molto poco coerente con il nome da voi scelto di Coalizione dei Moderati.

Per prima cosa parliamo delle istituzioni.
Io credo molto nelle istituzioni e nell’etica. Le Istituzioni sono uno dei pochi punti fermi rimasti per dare una speranza di cambiamento ai nostri figli. La mia massima aspirazione sarebbe vedere pienamente realizzati almeno i primi 12 articoli della Costituzione Italiana.
Questi primi 12 articoli sono da soli già un ottimo programma politico.
Ma di certo anche l’art. 21 che protegge la libertà di stampa è interessante da richiamare in questo caso. Ogni uomo con sentimenti veramente democratici non può criticare l’uscita di un nuovo giornale.

Ora deve essere chiaro, ma qui lo ribadisco, che nel momento in cui metto in evidenza gli errori di Adriano Palozzi mi rivolgo al candidato che chiede altri 5 anni di potere assoluto e non al sindaco che come ruolo istituzionale rispetto.
Al tempo stesso, immagino, Umberto Minotti come Presidente del Consiglio Comunale resta garante di tutti i cittadini anche mentre fa un attacco personale ad un altro candidato sindaco, semplice cittadino come me o come il mio amico fraterno ing. Marco Carbonelli, e poi porta avanti la campagna elettorale di una sola parte.

E’ singolare che il tuo partito chieda a Fini di dimettersi da Presidente della Camera perché fa politica e tu nella posizione di Presidente del Consiglio Comunale non senti alcun disagio ad essere coordinatore della vostra campagna elettorale.

Per quanto riguarda le vignette essere insofferenti alla satira è un pessimo segnale. Il movimento che mi sostiene ama i giovani e alcuni giovani hanno fatto quei disegni. Anche Onorati è stato preso di mira e supportato dalla sua cultura non ha fiatato. A memoria mia solo D’Alema reagì con una querela verso Forattini e poi alla fine ritirò la querela.

Se volete procedere con una querela verso il nuovo giornale Noi Cambiamo è un vostro diritto ma diventa anche un sintomo di nervosismo che può essere interpretato male anche dal vostro elettorato abituale. Se vi professate “moderati” dovete poi anche comportarvi in modo coerente. Combattere la libertà di stampa è un pessimo segnale.

Non abbiamo fiducia né nella destra, né nella sinistra. Sono contento che il messaggio del nostro movimento sia arrivato ben chiaro.
Che Destra e Sinistra siano categorie morte nel secolo scorso sono stato felice di sentirlo dire a più riprese da Fini ed ora, ultimamente, da Casini. Anche Montezemolo ha indicato nelle Liste Civiche una via di uscita dai disastri degli attuali partiti. Attenzione: parlo di attuali partiti perché non è la struttura partito il problema, bensì gli attuali uomini ed il loro mancato ricambio. Sempre e solo le solite facce.

Noi siamo una novità che nasce da Cittadini preparati e responsabili e ci poniamo come alternativa agli attuali partiti.
Il nostro movimento è nato dopo aver letto sul Corriere della Sera un articolo:”La lotta delle formiche”. Parla di persone normali che amano la Famiglia, il loro lavoro, pagare il biglietto sull’autobus. In sintesi amano il rispetto delle regole. Sono cittadini che sono stanchi dello spettacolo indecente che siamo costretti a subire da troppi anni.
Tu caro Minotti da che parte stai? Cosa proponi di diverso per i prossimi 5 anni? Ti rendi conto che la qualità della vita a Marino, così come in Italia, sta peggiorando? Ti rendi conto che per i tuoi figli o nipoti non esiste nessun futuro qui e che Marino si sta trasformando – anche per vostre responsabilità dirette – in una città dormitorio?
Parlate sempre e solo di “béceri“ attacchi. Parli anche di qualunquismo diffamatorio. Ma quale giornale hai letto? Quali sono in dettaglio le parti diffamatorie?
Invito i cittadini curiosi a visitare il sito www.noicambiamo.it ed inviare al giornale indicazioni su quali parti del giornale potrebbero essere diffamatorie.

Palozzi imbratta i muri di Marino Avete reagito con la stessa aggressività intimidatoria anche quando abbiamo chiesto al sindaco Palozzi di far rispettare le regole sui manifesti abusivi. Ma non sembra anche a te più bella Marino senza quella cartaccia appiccicata sui muri o sui bandoni di metallo? Lottare contro i manifesti abusivi è un aiuto che vi diamo per rendere Marino più bella. Come possono persone che si candidano a governare Marino ignorare in modo così plateale le “regole”civili?
Se ami la legalità sarà una soddisfazione anche per te vedere la scritta “Manifesto Abusivo” e sapere che ci saranno cittadini attenti che non voteranno più gli incivili imbrattatori. Ho fatto i miei ringraziamenti pubblici alla Multiservizi per questa nuova attenzione al problema.

Usate sempre il termine “bécero”. Bécero vuol dire rozzo.
In che senso le nostre domande sono poste in modo rozzo? Per semplicità le ricordo:

Urbanistica:

Dopo 5 anni di governo senza alcuna opposizione il candidato Palozzi dichiara che hanno costruito tanto ma lui non voleva.

Ho domandato perché non ha richiesto una revisione del PRG per ridurre le cubature e perché non ha
avviato una verifica degli standard urbanistici fissati per legge dalla Regione a garanzia della qualità della
vita dei Cittadini? (vedi http://www.paconline.it/wordpress/blog/archives/46232)

Prima domanda senza alcuna risposta

Bilancio:

Nella lettera inviata dal candidato Palozzi in tutte le case si afferma che il bilancio del comune di Marino è stato premiato come uno tra i primi 30 comuni virtuosi.

Abbiamo domandato di quale premio parlasse perché quello pubblicato sul sito del Comune faceva riferimento ad una menzione per un progetto di miglioramento organizzativo (comunque meritorio) ma di portata molto minore rispetto ad un risanamento di bilancio premiato. Abbiamo anche detto che avremmo volentieri fatto ammenda se la nostra segnalazione si fosse rivelata sbagliata. (vedi http://www.paconline.it/wordpress/blog/archives/46553)

Seconda domanda senza nessuna risposta.

Sono semplici domande e non attacchi vergognosi o qualunquisti. Domande che continueremo a fare perché siamo nuovi della politica ed abbiamo tanta curiosità.

Caro Minotti la politica deve tornare ad essere un servizio dato alla collettività. Se reagite in modo così scomposto a delle semplici domande date l’impressione di avere un grande timore di perdere il potere e quindi – con queste vostre parole aggressive – fate pensare anche ai vostri elettori abituali che non è il “bene comune” la vostra motivazione ma il semplice mantenimento del posto.

 

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