Marino: sconquasso nel centrodestra? Il Club Forza Italia smentisce tutto fatto fin qui

Qualcuno a Marino ha utilizzato il simbolo di Forza Italia senza essere stato autorizzato?

In una nota, Maurizio Aversa, pone l’attenzione su un probabile passo falso nell’utilizzo del simbolo di Forza Italia a Marino, denunciato dallo stesso presidente del Club berlusconiano. Forse solo un banale vizio di forma, forse qualche problema più strutturale nel centrodestra.
Riportiamo di seguito integralmente il comunicato.

Nelle battaglie politiche trasparenti, nella lotta legittima per affermare una linea politica oppure un’altra, spesso si fa ricorso a momenti pubblici. Lo sono quelli delle primarie che il Pd sta portando a compimento in queste ore. Ci sono i congressi di partito che nei mesi scorsi e fino a gennaio accompagneranno l’agenda dei partiti di sinistra parlamentare ed extraparlamentare. Oppure ci sono le indicazioni, le “marchiature” a cui la politica leaderistic ci ha abituato negli ultimi anni.

Avete presente come si decide e come si caccia dalla platea e dai seggi degli eletti, da un minuto all’altro, chi non sta col capo come da Grillo o come da Berlusconi? Ecco anche questo è un metodo. Magari qualche anno fa, diciamo pure quando vigeva una moralità politica (pure negli scandali di altri) che primeggiava come ai tempi di Berlinguer. Poi ci si è abituati ad altro. Fatto sta, che, sia chi fa parte di quelle casematte, sia chi non fa parte; sia chi ha in spregio quel tipo di uso del comando politico, sia chi lo tollera e lo usa; tutti, in egual misura, sono costretti a farci i conti. Perché? Perché non si può prescindere né dalle cose che Grillo, mediaticamente indica e decide; perché non si può prescindere dal potere e dalle decisioni che emana Silvio Berlusconi.
E a Marino?
A Marino, c’è il rischio sconquasso. Sconquasso di quanto presentato, imbellettato, imbonito, continuatisticamente sviolinato in questi giorni. Ricordate cosa ci hanno fatto diffondere, assumendo le informazioni, di prima mano dalle varie forze politiche che intanto si scomponevano e qui si ricomponevano come in puzzle? Prima che Fabio Silvagni, capo indiscusso del Pdl marinese, leader palozziano, sostenitore e continuatore di Palozzi, voleva, quasi pretendeva (pensando di avere il sacco dei voti in mano) di attivare le primarie del centrodestra. Ma era estate. Perché le linee politiche mutano con le stagioni? Forse, non si sa per certo. A Marino sembra di si. Infatti, ecco che in uno dei luoghi popolari, deputati alle kermesse locali, Stefano Cecchi si “quasi” autocandida a sindaco con ovazioni di pubblico. E più avanti, ecco il lancio, dai comportamenti –le presenze in tutte le realtà pubbliche e istituzionali, le processioni – e dalle dichiarazioni, fino alla “benedizione politica” di Adriano Palozzi, il consigliere regionale che non rinuncia a dire la sua su Marino indicando Adriana Esposito come candidato sindaco della città. Sembrava fatta. Ma non solo era cambiata la stagione, ma pure la settimana, per cui: come su una lavagna coi gessetti: tutto cancellato. La superficie nera è immacolata. E c’è l’annunciazione: colui che seguirà a Palozzi è il fido Silvagni. Colui che unisce tutto il centrodestra, con Cecchi dalle orecchie abbassate, con Esposito che continua a non dichiarare nulla di politico, con liste, elenchi, di simboli – anche di nuova pacca – con nomi esposti in pubblico (in verità i soliti di sempre: di due vole fa e della volta scorsa) a certificare che è tutto fatto. Si dia inizio alla campagna elettorale. E subito Fabio Silvagni calato nel ruolo, si dimostra efficiente e loquace e presenta alla stampa la sua Marino, il programma e le intenzioni a futura memoria. Che, se fossero confermate le conseguenze al fatto eclatante che sta creando sconquasso nel centrodestra marinese in queste ore, farebbe apparire tutto quanto fino ad ora da Palozzi e compagnia, come una sequenza degna di “scherzi a parte”!

Infatti, Giuseppe Olivieri, Presidente del Club Forza Italia, uno di quelli osannati da Silvio Berlusconi in queste ore di smarcamento dal simbolo Pdl, ha firmato un manifesto che è in distribuzione nella città del vino. Poche parole, ma che tolgono ogni serietà giuridica, ogni condivisione politica, ogni giustificazione a impegni precedenti (le primarie annunciate e non svolte fin qui) non rispettati. Dice Olivieri in calce al manifestino: “A NESSUNO E’ PERMESSO USARE IL SIMBOLO DEL MOVIMENTO DI USARE IL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SE NON ESPRESSAMENTE AUTORIZZATO”

A breve inizieranno le consultazioni su programmi e contenuti con: Fratelli d’Italia – NcD – UDC – La Destra – per indire le primarie ed avere l’indicazione del candidato Sindaco di Marino per le elezioni del 2014 nella nostra città per il Centrodestra.”. E quindi aggiunge proprio il monito di Silvio Berlusconi: “Gli obiettivi dei circoli: far partecipare alla vita del movimento i non professionisti della politica, selezionare una nuova classe dirigente puntando soltanto al merito e all’impegno, organizzare iniziative politiche e culturali e formare le «sentinelle del voto”. Cosa accadrà ora? Facile prevedere un qualche nervosismo, un “aiuto, aiuto” urlato collettivamente dal popolo palozziano allo stesso leader rifugiato in Regione. Come sarà facile prevedere grandi riflessioni nella parte del centrodestra che forse aveva pensato troppo facilmente di aver risolto tutto. Certo, non piacerà la situazione, ai vari personaggi impegnati a voler riconfermare la presa sul comune, sapendo che questa novità è un oggettivo aiuto offerto, senza colpo ferire, alla coalizione di centrosinistra. Coalizione che, piano piano sta conducendo in porto tutti gli scafi che aveva messo in mare aperto per confrontarsi sui programmi in attesa di scelte per individuare il candidato sindaco. Candidato possibile vincitore? Seguiremo le reazioni del consigliere regionale, dei partiti del centrodestra che dovranno esprimersi ufficialmente, del candidato Fabio Silvagni.

Maurizio Aversa

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