Silvagni nonostante gli arresti domiciliari continuava a tessere la sua tela di clientele

Trasferito nel carcere di Velletri dai Carabinieri di Castel Gandolfo su indicazione del GIP

Come se non bastassero i problemi già in atto nell’amministrazione marinese, da ieri il già sospeso Sindaco di Marino, Fabio Silvagni, è passato in modo diretto dagli arresti domiciliari alla detenzione vera e propria nel carcere di Velletri.

A condurre il GIP che indaga sulla corruzione a Marino a tale decisione sembra sia stato l’uso disinvolto di Silvagni dei cellulari per continuare ad impartire ordini ai suoi collaboratori al Comune di Marino, tra clientele e raccomandazioni.
Nella fattispecie, un quotidiano nazionale ha reso noto che Silvagni avrebbe recentemente usato il telefono per richiedere il trasferimento di una sua segretaria da un dipartimento del Comune all’ufficio dell’attuale facente funzione di Sindaco a Marino: ovviamente la richiesta sarebbe stata prontamente esaudita.
Sempre stando alle indiscrezioni di stampa, anche in questa faccenda sarebbe ancora una volta coinvolta la dirigente Ludovica Iarussi, già da tempo indicata tra coloro che sarebbero iscritti nel registro degli indagati sui fatti di corruzione del centrodestra marinese. La procura starebbe procedendo con molto puntiglio nell’analisi degli atti e delle determine dirigenziali sequestrate a Marino, con particolare riferimento ai bandi per la manutenzione del cimitero comunale e per gli appalti legati ai svariati rifacimenti del manto stradale, tipicamente avvenuti sotto campagna elettorale, delle strade di Marino.

 

 

 

 

 

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