Un programma rivoluzionario per cambiare la società

Il cambiamento non solo all’interno della politica locale ma anche di come questa si relaziona nei confronti della società è sempre stato uno dei nostri obiettivi principali di azione su questo territorio.

Per questo accogliamo con soddisfazione le parole che il consigliere Tammaro ed il suo Movimento hanno espresso in questi giorni perché ci trovano concordi con le modalità di azione e di intervento per iniziare a costruire una nuova prospettiva politica e amministrativa a Marino che possa essere di esempio anche ad altre realtà locali: un progetto che preveda non solo trasparenza e legalità ma che sappia delineare una nuova società sia a livello locale che più ampio.

Le prossime elezioni comunali a Marino rappresenteranno per la cittadinanza un’importante momento di scelta.

Da un lato ci sarà la riproposizione dell’attuale giunta di centro-destra che non ha saputo dare alcuna risposta ai sempre maggiori disagi creati dalla crisi, che ha favorito, piuttosto che bloccare, lo sfruttamento del territorio con colate infinite di cemento e disagi infiniti per i cittadini (come per il caso di Costa Caselle), che non è riuscita a creare un piano decoroso di raccolta differenziata dei rifiuti, che è colpevole della dismissione dell’Ospedale di Marino e che oggi organizza convegni e manifestazioni per tornare a promettere ciò che non può mantenere.

Questa amministrazione non deve essere riconfermata: è ora di mettere fine alla sua gestione fallimentare di Marino e di aprire la strada di un cambiamento radicale dell’amministrazione comunale e del rapporto con i cittadini.

Dall’altro lato si prospetta una coalizione fatta da forze disomogenee che ancora una volta fa e disfa possibili candidati alle primarie prima ancora che siano chiariti punti fondamentali del programma e che nodi annosi vengono risolti.
Abbiamo apprezzato il lavoro di alcune forze politiche presenti in quel tavolo per spingere la Regione Lazio a cancellare le delibere sul Divino Amore, abbiamo letto con interesse ed abbiamo condiviso sia la lettera degli Ecodem alla Regione Lazio che le preoccupazioni dell’Italia dei Valori che di Eleonora di Giulio: tutte azioni giuste che mirano a preservare il nostro territorio.

Non riteniamo però che la linea politica da condurre per cambiare la società in cui viviamo e per restituire ai cittadini il controllo sul loro futuro e ai partiti come il nostro il loro ruolo originale, quello di semplice guida ed indirizzo delle volontà popolare possa passare, come queste forze hanno sinora fatto, attraverso un confronto con il Partito Democratico.

La vittoria sulle destre è un obiettivo fondamentale ma a questo non può essere subordinata ogni altra analisi politica che oggi ci vede come comunisti distanti dalle azioni nazionali del Partito Democratico e riteniamo sia nostro compito non legittimare, sia pure a livello locale, quello stesso partito che è causa dei tagli sulla sanità e l’istruzione, e artefice delle riforme a favore dei padroni contro i lavoratori; in più non vediamo in questo partito, a livello locale, una reale volontà di cambiamento di rotta e di linea politica rispetto agli scorsi anni.

Oggi scegliamo di stare dalla parte dei cittadini e delle cittadine, dei lavoratori e delle lavoratrici, di chi il lavoro lo ha perso e di chi non lo ha mai trovato, di chi studia ma non vede un futuro realizzabile.
Alle Europee proporremo un fronte di sinistra alternativo e radicale, con la Sinistra Europea vogliamo portare in Europa le nostre prospettive a favore di chi oggi lotta per la dignitosa sopravvivenza contro il capitalismo che specula sulle nostre pelli; questa azione la vogliamo coerentemente condurre anche a livello comunale portando le nostre istanze che sono per una gestione pubblica e partecipata non solo nella gestione dei rifiuti ma anche in altri importanti servizi comunali come l’acqua; per un fermo blocco ad ogni sfruttamento edilizio del territorio e per un’amministrazione comunale che non sia più serva di leggi ingiuste come il patto di stabilità che costringe a tagliare i servizi ai cittadini o a incrementare la tasse generando comunque povertà.

Facciamo un ultimo appello alle altre forze politiche che credono nel reale cambiamento della società: abbiamo già perso già troppo tempo ad inseguire chi non vuole mettersi in gioco in un nuovo progetto politico ed amministrativo!

La scelta oggi va oltre gli schieramenti classici di centro-destra o centro-sinistra: le posizioni sono cambiate ed assistiamo ad un nuovo “bipolarismo”, da un lato chi appoggia il sistema capitalistico attuale in tutte le sue storture, dall’altro chi ci si oppone e prospetta un nuovo orizzonte per i cittadini; questa è la parte da cui abbiamo deciso di stare, se le altre forze politiche di sinistra vogliono unirsi a noi in questa lotta, sicuramente in salita ma anche in grado di costruire un nuovo orizzonte politico, lo facciano ora altrimenti saranno i cittadini a scegliere e, come si dice in questi casi, chi ha più tela tesserà.

Comunicato a cura del circolo “Jago” Rifondazione Comunista Marino

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