Vorrei ma, in verità… non vorrei!

Il Consiglio Regionale sospende il voto sulla revoca del cemento al Divino Amore e Mugilla

Finalmente in Regione Lazio è stata discussa la Mozione del M5S per la Revoca degli atti della Polverini.
La presentazione della mozione da parte della consigliera Denicolò del M5S è stata molto efficace e dettagliata, davvero brava: un elenco lunghissimo di nefandezze e bestialità amministrative commesse dal centrodestra di Marino e in Regione Lazio nella precedente legislatura.

L’assessore Civita (PD), evidentemente imbarazzato visto che in Provincia in un documento a sua firma diceva che questo piano del cemento a Marino era senza senso, ha dichiarato che anche lui vedeva del buono in questa mozione dei Cinque Stelle e non voleva che fosse bocciata. Ma – c’è sempre un ma con il PD sin dai tempi di Veltroni – ha dichiaro di aver chiesto da tempo all’Avvocatura dello Stato opinione per la revoca o l’annullamento delle delibere Polverini su Marino. L’avvocatura ha detto che la questione è complessa, ingarbugliata, un vero guazzabuglio amministrativo e che ci vogliono, ancora ad oggi dopo quasi due anni dall’insediamento di Zingaretti,, degli altri approfondimenti per evitare che ci siano delle rivalse da parte di coloro che già, imprenditorialmente, si sono attivati. Civita ha anche detto che la Regione ha l’opportunità comunque, è stata una sua proposta in diretta nel consiglio, di aprire un tavolo che sistemi definitivamente quel quadrante a sud di Roma e che affronti definitivamente la questione dell’allargamento del parco dell’Appia antica e del Piano di Assetto.

A quel punto un consigliere PD, Vincenzi, ha proposto, vista l’importanza del tema e la volontà della maggioranza di non bocciarlo, di sospendere la discussione e riportala in Commissione per avere dall’avvocatura dello stato tutte le informazioni necessarie per capire meglio cosa accade e formulare da li una proposta per il Consiglio regionale.

il M5S è rintervenuto con la Denicolò e ha detto che era ridicolo aspettare l’avvocatura davanti a tutto l’elenco infinito di nefandezze che lei stessa aveva letto poco prima nell’illustrare la mozione. Allora perchè la Regione non sentiva le ASL, i geologi, la sopraintendenza, l’autorità di bacino, la provincia…?

E’ intervenuto allora un consigliere di, SEL. Ha detto che, pur essendo d’accordo sulla mozione, non si poteva non considerare la questione della sospensiva avanzata dal PD e che quindi SEL avrebbe votato per sospendere… concordando però che in commissione bisognasse convocare anche gli altri soggetti bypassati dalle delibere precedenti, insomma un bell’equilibrismo.

Ha parlato anche il capogruppo di FI. Ha detto che per l’opposizione si doveva votare, “basta con rinvii anche visto l’interesse dei cittadini mostrato con la loro presenza al Consiglio”, ovviamente sottinteso visto che stava vicino al consigliere Palozzi, votare per bocciare la mozione.

Alla fine si è votato per la sospensiva: la maggioranza ha votato per sospendere, il M5S ha votato per non sospendere.
Tutto ritorna in Commissione, ma stavolta, almeno lo speriamo, non si potrà far finta di niente in Regione, come è stato fatto finora.

Marco Carbonelli
Direttore Noi Cambiamo

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