Prove di candidatura per il ruolo di Sindaco di Marino

Mentre lentamente si avvicina il Natale 2015 e le persone sono più interessate, quando se lo possono permettere, ad immaginare la festa, le cerimonie, i regali e le delizie culinarie, a Marino sono state avviate da qualche settimana tra i partiti e i movimenti le prove tecniche di candidatura a Sindaco e di alleanza.

In pole position, almeno per i tempi di presentazione del nome del candidato sindaco, troviamo il Movimento 5 Stelle che già da oltre un mese ha indicato, in continuità con la precedente tornata, nella persona dell’avv. Carlo Colizza il suo candidato a Sindaco per le prossime elezioni. Il Movimento 5 Stelle di Marino potrà contare anche sul supporto di molte persone provenienti dal Movimento per i Cambiamento, che ha annunciato la sua assenza alla prossima competizione elettorale. Tra i nuovi coinvolti nel M5S Marino spicca il consigliere Adolfo Tammaro, cioè colui che è stato il simbolo pressocché solitario dell’opposizione a Palozzi tra il 2011 e il 2014 e che nell’ultima consiglia tura a guida Silvagni ha svolto un ruolo di armonizzazione dell’opposizione tra il M5S e l’unione di Centrosinistra su molti temi caldi, come la cementificazione al Divino Amore/Mugilla e la lotta al malgoverno locale.

Sugli altri fronti, molti movimenti sotterranei, alcuni manifesti con simboli innovativi anche se privi di volti e assenti di contenuti, qualche comunicato stampa e un solo altro nome buttato nell’arena dei possibili candidati, quello di Sabrina Minucci per il neonato Laboratorio Rinascita, in rappresentanza di un ceto medio moderato che tenta di distinguersi e riscattarsi dal passato a guida Palozzi-Silvagni.

Sui fronti di centrosinistra e centro destra è un po’ un tutti contro tutti, con il PD che pensa di individuare un candidato nella società civile da immolare all’altare della scarsa credibilità che si è conquistato localmente con i suoi precedenti rappresentanti e con lo svolgimento probabile di primarie fissate per il 20 marzo 2016.

Accanto al PD, senza possibilità di scampo per altre strade politiche a quanto appare, si aggira l’Unione di Centrosinistra con il suo ex candidato a sindaco Eleonora Di Giulio, SEL e qualche residuo del vecchio PSI marinese della prima repubblica. Su un altro fronte ma sempre formalmente a sinistra, una sparuta rappresentanza di comunisti cerca visibilità attraverso lo storico e, per molti aspetti sempre più solitario, segretario Maurizio Aversa, colui che nella scorsa tornata non riuscì a resistere alle attrazioni fatali del PD a guida Ciamberlano.

A Destra, a parte qualche nuovo logo affisso nelle bacheche comunali, l’attore principale al momento è costituito dalla lista ‘Noi con Salvini’ che vorrebbe portare un grande cambiamento andando, come recita il suo manifesto, ‘tutti insieme’. Non sembra una grande idea di innovazione questa dell’armata brancaleone della Destra, ma questo è quello che al momento offre questa parte politica in modo esplicito. Sottotraccia, invece, lavorano le tradizionali liste civiche del decentramento, delle frazioni, delle idee (nuove o seminuove) e i gruppi di Marino centro che fanno riferimento a Palozzi/Silvagni, per cercare una quadra molto complessa dopo i misfatti penali dell’ultimo periodo.

Tutto si muove perché nulla cambi?

Si tratta di aspettare giugno 2016 sperando, tra l’altro, che vengano davvero indette le elezioni amministrative anche a Marino, che, come sappiamo, è ancora sotto la lente della magistratura per gli scandali di corruzione in parte già noti e puniti.

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