Centrosinistra a Marino: prove di dialogo tra sordi?

Ma tutto indica la conclusione: allargamento a destra e a sinistra della coalizione

A volte i percorsi che assume la politica sono davvero complicati da capire. Questa è la considerazione, se proprio si vuole essere generosi, che emerge seguendo i comunicati delle varie forze che, una volta, venivano identificate di centrosinistra a Marino. Ma andiamo con ordine.

Inizia la kermesse l’Unione di Centro Sinistra (cioè SEL, Liberazione in Corso e parte degli ex Socialisti della prima Repubblica con il sindaco degli anni ‘70 Santarelli a capo) che prima si dichiara preoccupata per il comportamento del PD che fa patti di qualsiasi tipo pur di integrare nel suo percorso degli ex Palozziani fuoriusciti dal centrodestra, poi, in perfetta contro logica con questa assunzione, dichiara che la sua esperienza come UCS è da considerasi terminata e apre al PD la possibilità di chiudere anche con loro un accordo.
Nel frattempo arriva l’IDV che lancia il suo candidato Sindaco in solitaria, poi dice peste e corna del comportamento ambiguo del PD che si allarga a destra. Il PD, tirato di qua e di la per la giacchetta si vede costretto ad emettere un comunicato che pressapoco dice “noi abbiamo tessuto la tela per le larghe intese, unico modo per andare al ballottaggio e vincere. Ci pensi bene chi vuole farsi da parte o vuole fare il protagonista: così fa vincere il Movimento 5 Stelle“.
A questo si susseguono due comunicati consecutivi. Uno a firma PD e PSI che dice “facciamo queste intesa e facciamo l’allargamento a liste civiche e movimenti della società civile” cioè, per tradurre in italiano comprensibile, un modo elegante per far passare l’allargamento a destra della coalizione con il mantenimento di tutto il fronte storico a sinistra nel gruppo. Un altro immediatamente successivo del giorno dopo, a firma IDV e ancora PSI, che sembra dire … esattamente la stessa cosa!

Insomma, sembra un dialogo tra sordi per interposte persone, ma alla fine quello che sembra emergere è che la grande ammucchiata è quasi pronta per essere battezzata. O no?
Se qualcuno ha da dire di più per fare capire qualcosa agli elettori lo dica apertamente.

Per esempio, si potrebbe cominciare a rispondere a queste domande:

  • chi sono e che ruoli avranno gli ex sodali di Palozzi imbarcati nell’allargamento?
  • Cosa farà il nuovo fronte ‘nazionale’ marinese sull’urbanistica, e in particolare sulle speculazioni ‘bipartisan’ avviate per le aree Mugilla/Divino Amore/Mazzamagna?
  • C’è qualcosa di chiaro per l’azione di programma nel nuovo fronte creato, oppure, pur di vincere, si sta formando la solita armata brancaleoni, già sperimentata a suo tempo con Onorati in cui si è divisi su tutto e si governa solo 20 mesi?

In attesa di risposte, i cittadini osservano le mosse, confuse, di una politica senza grandi idee.

 

 

 

 

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