«Non siamo numeri»

Riceviamo e pubblichiamo una lettera giunta in redazione, sui disagi causati a S. Maria delle Mole dalla messa in sicurezza dell’attraversamento ciclo-pedonale all’incrocio tra Appia Antica e via Capanne di Marino.

Il 26 mattina io, come tutti i cittadini di Santa Maria delle Mole, mi sono svegliata nel caos totale: prigionieri del traffico e della incompetenza nella gestione dei lavori del X e XI miglio della Regina Viarium.
Mancanza di comunicazioni, di informazioni e di rispetto per gli abitanti di un Comune incapace di programmare. Sicuramente i lavori non sono spuntati dal cilindro di un mago il 26 aprile, pertanto non ci sono attenuanti a tanto disservizio.

Ferma in auto nei pressi della stazione ferroviaria e per cercare di avere lumi al riguardo, ho telefonato alla Polizia Locale, ma le mie domande non hanno avuto nessuna risposta adeguata. Dopo circa trenta minuti ho richiamato e mi è stato comunicato che era in arrivo una macchina di servizio. Dopo un tempo di pazienza e rabbia arrivo a via Capanne di Marino e trovo un cartello indicante la interruzione di strada e, pertanto ricomincio il giro dell’oca per cercare di approdare sull’Appia. Conseguentemente chiamo l’URP del Comune di Marino per cercare un perché a tanta superficialità, ma scopro che la funzione dell’ufficio è quella di un centralino non informato.

Non entro nel merito dei lavori, certamente utili, e delle priorità sul territorio, ma sulla loro organizzazione si. E’ possibile che le Autorità interessate e preposte alla esecuzione degli stessi non si siano parlate tra loro per coordinare al meglio l’effettuazione dei lavori medesimi? Non sarebbe stato utile e professionale studiare per tempo una viabilità alternativa in entrata ed uscita dalla frazione, per evitare ai cittadini, dal 26 aprile al 2 maggio, percorsi ad ostacoli?

Le persone non sono soltanto numeri, sono la realtà viva e pulsante di un territorio: vanno ascoltati e coinvolti . Le “distanze” tra Palazzi Istituzionali e i singoli cittadini sono causa di disaffezione alla politica e si tende a generalizzare su tutto. Non si da più il giusto valore al bene comune. Si ha l’idea che tutte le Istituzioni siano inutili. Un esempio eclatante: costruzioni selvagge, per fortuna in parte invendute, mancato spostamento della stazione ferroviaria, al fine di ridurre i tempi di attesa al passaggio a livello, assenza di servizi atti a favorire la viabilità.

Noi tutti dobbiamo combattere contro questo sentimento che spesso ci travolge e ci fa perdere la speranza che si possa cambiare la nostra realtà. Bisogna essere vigili e riscoprire il gusto alla “partecipazione”. Non bisogna isolarci per la paura di altre delusioni e sconfitte. Coltiviamo gli ideali ed impegnarci per renderli concreti.

A breve ci saranno le elezioni amministrative. Bisogna essere vigili, informarci sui candidati potenziali ad amministrare il nostro Comune, sulle loro competenze ed esperienze professionali; sui loro saperi e sul loro ideale di società. Pretendiamo trasparenza e legalità, non soltanto enunciata.

[E-mail firmata]

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*