Quale Futuro Per ‘L’ospedale Di Marino’ (Ma Quale Ospedale?) – ultima parte

— Dott.ssa Claudia Ciceroni

Dopo la prima parte di ricostruzione della breve storia dell’Ospedale di Marino, e la seconda parte con i servizi da Presidio H12 forniti oggi a Marino, la dott.ssa Claudia Ciceroni chiude la sua riflessione in questa terza parte sulle prospettive che sono all’orizzonte per capire se a Marino tornerà mai … un Ospedale.

di Claudia Ciceroni –

Apprendiamo, dunque, da un post pubblicato in data 15.02.2022 sulla pagina Facebook del Comune di Marino riguardante l’incontro tenutosi l’ 11.02.2022 tra l’Amministrazione Comunale e la Dirigenza della ASL RM6 ‘per discutere le sorti dell’Ospedale di Marino’, che nel prossimo futuro il Presidio di Marino accogliera’ 3 tipologie di sedi:

  • Ospedale di Comunità
  • Centrale Operativa Territoriale
  • Casa della Comunita’.

E sarebbero gia’ stati ‘stanziati i fondi provenienti dal PNRR nazionale per garantire l’adeguamento della Struttura, completa di dotazione tecnologica, per l’attuazione del progetto‘. Vediamo di cosa si tratta.

Il PNRR definisce l’Ospedale di Comunità una Struttura Sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. Tale struttura, di norma dotata di 20 posti letto (fino ad un massimo di 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica, contribuisce ad una maggiore appropriatezza delle cure, determinando una riduzione di accessi impropri ai servizi sanitari, come ad esempio quelli al pronto soccorso o ad altre strutture di ricovero ospedaliero o il ricorso ad altre prestazioni specialistiche. L’Ospedale di Comunità potrà anche facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti.

Per Casa di Comunità, invece, si intende una Struttura Sanitaria promotrice di un modello di intervento multidisciplinare e luogo privilegiato per la progettazione d’interventi di carattere sociale e d’integrazione sociosanitaria, attraverso la quale coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici, anche tramite le Centrali Operative Territoriali; queste ultime hanno la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Nella Casa Comunità sarà presente il punto unico di accesso (PUA) alle prestazioni sanitarie e opererà un team multidisciplinare di Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta, Medici specialistici, Infermieri di comunità, altri professionisti della salute, oltre agli Assistenti Sociali; saranno inoltre presenti: il servizio di assistenza domiciliare (CAD), un sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale, programmi di screening, servizi diagnostici con potenziamento dell’offerta radiologica, servizio di  continuità assistenziale  (Guardia Medica), un punto prelievi, servizi per la salute mentale (CSM), le dipendenze patologiche (SERD) e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, attività consultoriali e servizio vaccinazioni.

Nello stesso post del Comune di Marino leggiamo inoltre: ‘Altra novità in arrivo sara’ l’inserimento dei posti di ricovero fino a 40 unità e sara’ ampliata anche l’attività di day surgery e day hospital chirurgico riprendendo gli interventi di chirurgia generale, vascolare e urologica’.

‘In arrivo anche un Mammografo a contrasto e la riqualificazione delle sale operatorie complete di macchinari tecnologici’.

L’Amministrazione Comunale avrebbe richiesto anche:

– punto medico per la gestione dei codici bianchi cosi’ da alleggerire la pressione sugli Ospedali di prossimita’, che probabilmente potrebbe essere gestito dai Medici di Base …ma non ci sara’ già la Casa di Comunità con i Medici di Medicina Generale??? Inoltre questo esperimento è gia’ stato fatto in passato con scarsi risultati ed enormi costi, considerando anche che nei prossimi anni la carenza di medici di medicina generale sara’ ancora piu’ grave a causa dei numerosi pensionamenti.

– Ambulatorio allergologico anche pediatrico

– Ortopantomografo

– Ambulatorio per l’endoscopia digestive (non per le urgenze endoscopiche ovviamente)

– Organizzazione della sala d’attesa per i prelievi e il CUP.

Quello che si prospetta, quindi non è affatto un Ospedale.

Fin dall’antichità, con rivoluzionaria determinazione durante il Medioevo, l’Ospedale, anticamente chiamato ‘ospitale’, rappresenta nell’immaginario collettivo la ‘casa nella quale si dorme e ci si cura’. Questo è sempre stato lo scopo dell’Ospedale: fornire un ricovero ai malati per essere assistiti durante tutte le fasi della malattia.
L’ospedale oggi è una struttura moderna, dotato della medicina specializzata in tutti gli ambiti, generalmente in grado di accettare la medicina d’emergenza, pazienti con codici d’intervento diverso rilevato durante la fase d’accettazione in Pronto Soccorso.
Questa è già una discriminante rispetto alle altre strutture: l’Ospedale accoglie sempre i pazienti, in qualsiasi ora del giorno e della notte, pronto anche a tutti i Servizi di Emergenza-Urgenza. L’Ospedale, in base al bacino d’utenza e al tipo di strutturazione e gestione, puo’ essere un Ospedale di base, di primo livello e di secondo livello, con complessità, specializzazioni e dotazioni tecnologiche crescenti, secondo il modello hub and spoke.

Quindi adesso spero abbiate ben chiaro un concetto molto importante: se avrete un infarto, un ictus, un’occlusione intestinale … se dovrete partorire, vi romperete una gamba … se avrete un’emorragia digestiva, un blocco renale, un’aritmia cardiaca, un brutto incidente…..se dovrete affrontare un intervento chirurgico maggiore o una procedura specialistica avanzata … se avrete bisogno di cure urgenti, di un Ricovero Ordinario o D’Urgenza….beh in questi casi continuerete a non andare al non ospedale di Marino. Perche’ quello c’era una volta. E ora non c’e’ piu’. E non ci sara’piu’. Nonostante qualcuno voglia ancora raccontarci le favole.

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