Cacciatore: audizione in Regione Lazio sul tema aeroporto di Ciampino. Non rispettato il decreto Costa

Con una nota il Consigliere Regionale Marco Cacciatore informa sull’audizione avuta oggi in Regione Lazio sul tema dell’aeroporto di Ciampino e dell’attuazione piena del decreto Costa. Presenti i cittadini rappresentanti del CRIAAC.
Oggi” precisa Cacciatoresi è tenuta un’audizione congiunta della Commissione Urbanistica da me presieduta insieme alla Lavori Pubblici e Ambiente sul tema della “Riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino”.
Il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino denuncia una palese violazione del DL Costa, che nel 2017 aveva disciplinato la mole e l’organizzazione dell’aeroporto.
Presenti molti dei soggetti invitati.
Il Decreto Costa non viene rispettato, in forza di una sentenza del Tar che ha dato ragione al vettore più importante e impattante che opera sull’aeroporto, di contro a un’ordinanza di Enac che faceva notare la palese violazione in merito al limite per i voli notturni (oltre 400 voli in 7 mesi). Il Tar in quella sede ha affermato che i voli notturni, possibili secondo il Decreto Costa solo per cause di forza maggiore, sono ammissibili anche in presenza di ritardi sul volo. Cioè il ritardo, secondo il Tar, è equiparabile a un’emergenza.
Peccato però che, anche dal punto di vista giuridico e anzi giudiziario, nel 2021 il Consiglio di Stato si è pronunciato sull’intero Decreto Costa, che era stato impugnato in precedenza. In particolare ha prescritto con forza proprio il rispetto della chiusura notturna dell’aeroporto Pastine.
Vi sono anche altre prescrizioni decretate e non rispettate: vedasi l’obbligo per i vettori di aggiornare il parco veicoli con la messa in funzione di aeromobili a ridotto impatto. Ma come spesso accade in Italia, le esigenze di profitto prevalgono anche quando esistono norme di senso contrario e che dovrebbero affermare l’interesse pubblico prevalente. Spesso l’esigenza di utili risulta superiore alle spese da parte dei soggetti economici per la minimizzazione degli impatti, per la sostenibilità e per la vivibilità dei territori.
La sentenza del Tar 2020 non doveva essere applicata, perché inferiore di livello e antecedente rispetto al Consiglio di Stato che ha preteso il rispetto del Decreto Costa. Ci sono anche altri impatti, come gli studi SERA e SAMBA di Arpa Lazio hanno dimostrato anni fa, in merito a incidenze patogene (ad es. Dislessia e Autismo infantile) intorno all’aeroporto di Ciampino.
La soluzione può essere un altro aeroporto? Forse, se sostenibile ed efficace per la vicinanza a infrastrutture di collegamento con la Capitale. Ma anche stando ai numeri del traffico aereo, negli ultimi anni il calo registrato consentirebbe anche senza altri aeroporti di alleviare gli impatti insostenibili e sempre più insopportabili dell’aeroporto di Ciampino – ancor più insopportabili in quanto determinati dalla violazione di norme vigenti.
Presenterò con i colleghi interessati, ed oggi presenti, degli atti per segnalare agli organi di vertice dello Stato e a tutti i soggetti competenti per il controllo, le evidenti contraddizioni rispetto alla norma rappresentate dalla situazione di Ciampino.
Ringrazio, tra i partecipanti, in particolare il Comitato Aeroporto di Ciampino, oggi rappresentato dal suo Presidente Roberto Barcaroli, da anni vero e proprio bastione della battaglia per la salvaguardia, cui oggi in Regione e negli altri livelli istituzionali abbiamo la fortuna e il dovere di dar voce”.
“Tra gli invitati” precisa Cacciatore “anche il Comune di Marino ha espresso preoccupazione per lo stato dei fatti, intervenendo tramite il Capo Segreteria del Sindaco. Quando vestivo quei panni non avevo la fortuna di rappresentare il Sindaco – del quale in assenza di delega scritta possono fare le veci nelle audizioni regionali solo membri della Giunta (l’assessore all’ambiente di Marino era presente) – ma oggi il Capo Segreteria di Marino ha avuto dinanzi a sé tre presidenze democratiche, cosicché, d’accordo con i colleghi Valerio Novelli Consigliere Regione Lazio e Enrico Forte abbiamo condiviso di voler ascoltare le sue considerazioni”.

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