Una manifestazione di Pace e un monito per le scelte future

di Luciana Tacchia
Passione ed intensità sono stati i sentimenti che mi hanno spinto a partecipare alla Manifestazione per la Pace e l’immediato cessate il fuoco, insieme al gruppo di Marino con cui ho raggiunto San Giovanni il 5 novembre scorso.
Una volta arrivata, sono stata travolta dall’emozione di vedere un mare di gente arrivata da tutta Italia per sostenere la Pace.
Profondamente toccanti le parole pronunciate dagli oratori, tra questi don Ciotti che ha indicato chiaramente la via del cessate il fuoco e del negoziato come, a questo punto, ineludibile e Landini che ci ha ricordato che il rischio di una guerra nucleare è più che mai concreto e che nessuno può più far finta di niente.
La guerra rende più poveri e toglie dignità anche a chi è lontano dalle bombe.
Per affermare la giustizia sociale c’è bisogno della pace, non ci dobbiamo rassegnare alla guerra.
Per questo, è necessario scendere nelle piazze e manifestare il dissenso per la guerra, chiedere il dialogo per negoziare la pace. La pace è possibile però bisogna costruirla!

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