Anche Comandini mette a nudo le contraddizioni del PD e di Venanzoni sul cemento del Divino Amore e il Parco

Con un commento sul Social network, Marco Comandini, esponente politico locale del centrosinistra, non risparmia una bordata al PD di Marino dopo le esternazioni di Venanzoni, il candidato a sindaco 2021, sull’allargamento del Parco dell’Appia Antica.
I fatti sono questi: più proposte presentate alla Regione Lazio per un quindicennio, una delle quali tra l’altro scritte pure da me, ma non importa, amministrazione regionale di csx a guida Marrazzo, poi Montino, quella di Zingaretti la prima, mai voluto discutere dell’allargamento: spostamenti della discussione, mancanza di numero legale, la vergognosa pratica fatta da Montino in un ultimo consiglio regionale. Insomma mai voluta votare. Si arriva a marzo 2018, Zingaretti vince le elezioni ma senza maggioranza assoluta, la cerca in aula, Cacciatore propone l’allargamento, Marta Bonafoni della Civica fa altrettanto, si porta in allegato al bilancio, viene votato e passa. Congiunzione astrale: Zingaretti senza maggioranza assoluta, Cacciatore che proponeva quell’allargamento. Se avessero avuto un consigliere regionale in più non avremmo avuto un bel cavolo di nulla….come i 15 anni precedenti. Ci vorrebbe onestà intellettuale, un minimo. Magari pure dire che se fatta 15 anni fa ci saremmo risparmiati Tar e Corte Costituzionale, e fior di parcelle di avvocati pagati con soldi pubblici. Su questo argomento sfido pubblicamente tutti, compresi i sindaci candidati, quando vogliono online. Del resto è lo stesso comportamento per l’ospedale di Marino, un PD locale supino rispetto la Regione Lazio, incapace di determinare scelte forti. Magari se si imponesse nuovamente Cacciatore con i consiglieri di IV magari si riesce … se aspettiamo quelli del PD stiamo freschi … quello di LeU non pervenuto“.

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