Raccolta delle firme per le liste: tutto in regola?

Un invito ai cittadini di Marino a prestare molta attenzione: si incorre in reato o all’esclusione della lista politica per irregolarità

Fervono in tutti gli angoli di Marino le attività dei diversi Partiti, Liste civiche e Movimenti per la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. Proprio in questa tornata, per una coincidenza astrale, la raccolta delle firme è un vero grande problema per ogni lista. Infatti, nelle precedenti tornate era possibile  sfruttare come certificatori sia i Consiglieri Comunali uscenti a livello locale, sia quelli in carica a livello Provinciale. Per un vuoto normativo, per  questa tornata, nessun politico è abilitato ad essere certificatore autorizzato e questo crea da una parte del caos, ma dall’altra parte, anche un po’ di chiarezza.

I primi a farne le spese sono stati, a quanto si legge, i candidati sindaco Moretti e Comandini, il primo vista la difficoltà dell’impresa ha rinunciato alla candidatura, il secondo ha preferito allearsi con una sua unica lista alla coalizione di centrosinistra e rinunciare alle tre liste che aveva annunciato da candidato sindaco.
Il fatto è questo: le firme si possono raccogliere solo davanti ad un Certificatore autorizzato. La legge (art. 14 della L. 21/3/1990 N. 53 e successive modificazioni),  prevede espressamente tutta una serie di figure per espletare questo delicato compito e tra queste troviamo i Funzionari  delegati dal Segretario Comunale, ed i Notai.

Da quanto si è saputo al momento pubblicamente, solo il Movimento 5 Stelle di Marino,  è ricorso – con grande successo di adesioni – agli uffici del Comune per la procedura standard, facendo confluire in una settimana circa 200 persone per la raccolta delle firme di lista a Palazzo Colonna. Forse da oggi anche la Lista della Comunità Rumena farà la stessa scelta.  Gli altri sembrerebbe abbiano optato per uno o più certificatori esterni alla struttura pubblica, portando da costoro le persone per la raccolta delle firme. 

A sentire alcune voci, ovviamente non confermabili al momento ma insistenti per tutto il territorio, Marino è un pullulare di fogli firma che passano di mano in mano. In difficoltà soprattutto chi fonda sulle cordate di liste, con coalizioni fiume fatte per raggranellare voti in tutti i modo possibili, la sua strategia di ascesa a Palazzo Colonna. Un conto è certificare a norma 200 firme, una cosa diversa è certificarne a norma 2000 o anche di più …

In questo apparente caos da firma, siamo certi che l’autorità competente stia vigilando attentamente su questa raccolta. Infatti, la violazione della norma di raccolta della firma ha risvolti sia amministrativi che penali, una bella rogna sia per chi dovesse firmare, magari inconsapevolmente, in modo illegittimo, sia per il professionista – tipicamente un notaio – che dovesse autenticare non in presenza della persona firmataria, sia per la lista politica che, in caso di contestazioni, potrebbe addirittura essere non ammessa al voto o esclusa dopo il voto. Ricordate il governatore del Piemonte della Lega Roberto Cota … beh, per firme illegittime (in quel caso addirittura false ma certificate ugualmente da qualcuno) fu costretto a finire in anticipo il suo mandato politico con la sua giunta di centrodestra, appena due anni fa nella Regione Piemonte. Quindi, per i cittadini occhio a rispettare le regole e per gli organizzatori dei partiti e delle liste tanta saggezza e conoscenza della norma.

A buon intenditor poche parole…

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*