L’INPS nella speculazione Divino Amore/Mugilla

I retroscena su Il Fatto Quotidiano: la vergogna del Comune di Marino in Parlamento.
Se ne ricordino gli elettori il 5 giugno

Con un articolo apparso oggi, il Fatto Quotidiano porta sulle cronache nazionali quello che da anni vanno urlando, spesso senza essere sentiti, il comitato Argine via Divino Amore, l’Associazione Contro la Cementificazione e le associazioni ambientaliste Legambiente Appia Sud e Italia Nostra Castelli Romani.
L’operazione condotta dal centrodestra a Marino a partire dal 2011 con protagonisti Palozzi, Silvagni, Cecchi (quest’ultimo oggi anche candidato Sindaco del centrodestra per la nuova tornata elettorale), e tutti i principali nomi che hanno dominato la scena politica di maggioranza degli ultimi anni a Marino, con l’approvazione ad ogni costo della cementificazione del Divino Amore e Mugilla, oltre ad essere oggetto dell’attenzione della Procura di Velletri, è anche nel mirino del Parlamento.

Tutti gli escamotage per fare, con i soldi tra l’altro delle pensioni INPS, un’operazione di urbanistica creativa, passando da una società al’altra, come in un gioco di bamboline russe, è descritto abilmente dalla giornalista Annamaria Graziano del Fatto.
Inoltre, nell’articolo si apprende che in Parlamento la Sinistra Italiana presenta con l’on. Scotto una interrogazione al min. Poletti chiedendo come sia possibile che l’INPS sia impegnato in questo tipo di operazioni. Scotto ha dichiarato: “Il ministro Poletti dovrà venire in Aula a spiegarci cosa c’entra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con tutto questo (ndr cemento speculativo al Divino Amore/Mugilla) e soprattutto dovrà spiegarlo ai cittadini. Quest’operazione è assai poco chiara”. Infatti, non è chiara sul piano economico, ma anche e soprattutto, su quello ambientale. Conclude il Fatto con una riflessione fulminante per la sua efficacia: “Davanti al TAR del Lazio pendono diversi ricorsi per la sospensione in via cautelare di ogni attività urbanistica ed edilizia nell’area. A quelli del comitato di cittadini ‘Argine Divino Amore’ e di alcune associazioni ambientaliste, si è aggiunto il ricorso della Città Metropolitana di Roma Capitale“. “Che l’Inps sia coinvolto in questa speculazione immobiliare”, si lamenta Scotto, “è veramente fuori da ogni logica”.
E intanto a Marino, passato alle cronache per l’arresto e la condanna del sindaco di Forza Italia Fabio Silvagni, e poi per le restrizioni degli assessori di centrodestra Ottaviani e Catenacci, sotto la lente di Corte dei Conti, della Magistratura, dell’ANAC e del TAR, non resta, purtroppo, che la vergogna.

Che riflettano gli elettori marinesi il 5 giugno prossimo, distinguendo tra i politici trasformisti pronti a promettere tutto e il contrario di tutto e il resto delle forze politiche ancora, sperabilmente, sane.

 

 

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