Celebrazione del successo sportivo di Dario Alfonsi: Cecchi e la targa che riporta una frase di un SS nazista

Sabato 20 febbraio, in un’assolata piazza Matteotti a Marino, alcuni marinesi hanno deciso di celebrare il successo sportivo di un giovane ragazzo marinese, Dario Alfonsi, arrivato terzo ai campionati italiani di pugilato ‘elite 91 kg’ assoluti svoltisi recentemente ad Avellino. Un importante risultato nazionale che fa certamente onore al giovane ragazzo amante della boxe e a cui fa piacere anche a noi rendere merito.

Oltre ai selfie di rito, la celebrazione prevede la consegna di una “targa” di peperino.

Fino a qui niente di anomalo, una giusta riconoscenza ad un giovane di Marino che si impegna nello sport.

Ma cosa è scritto nella targa?

La targa riporta la frase di un noto SS nazista belga, Léon Degrelle, famoso soprattutto per le sue posizioni negazioniste e revisioniste sull’Olocausto nonché fonte di ispirazione per i movimenti neonazisti di tutta Europa. Oltre alla frase, la targa riporta esplicitamente anche le iniziali di Degrelle, evocando questo personaggio di un’epoca che, a giudizio di molti – si spera -, è stata la più buia della storia dell’umanità, quale fonte di ispirazione.

Il post della De Angelis su Facebook.

Tutta la vicenda viene ben documentata sui social network, dove è stata postata ampia documentazione fotografica della cerimonia e della targa.

Tra i presenti a questa celebrazione troviamo anche il candidato a Sindaco di centro-destra Stefano Cecchi, il quale appare partecipare con particolare trasporto all’omaggio del successo sportivo del giovane Alfonsi, probabilmente con la volontà, tipica del personaggio a ben vedere la sua storia, di apparire in un evento pubblico di risonanza a giovamento della propria campagna elettorale.

Un partecipante – il candidato Cecchi -, però, tutt’altro che passivo nella vicenda della targa, almeno da quanto si evince dalle parole di Elisabetta De Angelis su Facebook, che riporta Stefano Cecchi e Cinzia Franchitti (ex Presidente dell’Associazione Commercianti di Marino e ora candidata a sostegno di Cecchi alle prossime elezioni comunali di Marino 2021) tra i supporter di questa iniziativa a dir poco discutibile se si tiene conto dei contenuti  incisi.

Non è chiaro quale sia stato nello specifico il ruolo del candidato Cecchi in questa vicenda, ma ci si chiede perché abbia voluto accostarsi a un’iniziativa del genere, con un implicito ed esplicito messaggio di stampo nazista.

Se si voleva semplicemente celebrare questo bel risultato sportivo, a cui ci accumuniamo senza dubbio nel riconoscere il merito sportivo, perché non scegliere la frase di un altro sportivo di successo e fonte di ispirazione, come può esserlo stato, ad esempio, Mohammed Alì?

Perché di questo, a quanto emerge, si è trattato, di una scelta.

Tra le tante opzioni disponibili si è scelto proprio di citare un SS nazista. Un gesto che, invece di celebrare il piazzamento di Alfonsi, sembrerebbe demarcare in modo netto ed esplicito l’appartenenza politica dei personaggi di questa vicenda.

Ci domandiamo se Cecchi non provi alcun imbarazzo ad aver supportato – come scrive la De Angelis – un’iniziativa del genere che mette, oltre al gesto atletico, in luce un negazionista dell’Olocausto, quando invece il 27 gennaio scorso si sperticava a celebrarne proprio il giorno della memoria.

Il post di Cecchi sul giorno della memoria.
Il post di Cecchi sul giorno della memoria.

Forse, il mettersi smaniosamente sempre in posa per fare una foto tra politici, prelati, attori, sportivi, gente comune, per dire io c’ero, dovrebbe anche tenere in conto di cosa si mostra nel messaggio. O no?

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1 Comment

  1. In un paio di giorni è accaduto questo: che mentre, goliardicamente, grazie a Corrado Guzzanti, in occasione dello sbarco sul pianeta rosso, circolasse in rete e sui media il noto “fascisti su Marte”; a Marino grazie ad un becero opportunismo d’accatto, venisse proposto “nazisti a Marino”. Di che trattasi? Presto detto: qualche stratega del candidato Cecchi sindaco (se non egli stesso), saputo che un piccolo manipolo di neonazisti/neofascisti erano affascinati da un atleta che, indipendentemente dalle proprie idee, è impegnato a raggiungere traguardi agonistici, pensando di ringraziarlo, hanno colto l’occasione per strumentalizzarne il successo. In che modo? donandogli una targa, con su scritta una frase. Peccato che quelle parole fossero di marca nazista utilizzate dal dispotico e criminale regime della Germania hitleriana, fornite per l’occasione da un abominevole intellettuale belga, nazista egli stesso. E il candidato sindaco che fa? Si fa ritrarre in bella posa! E’ semplicemente vergognoso! Per due motivi: il primo è se il candidato – che sbandiera continuamente il suo essere “civico” – ha ideato, o partecipato, o condivide la scelta del richiamo nazista; il secondo è se, magari ritenendolo pure ” eccessivo” lo utilizza opportunisticamente al fine di raccattare quattro votarelli neonazisti. Per questo in tale vicenda, ricordando Pertini: “il fascismo(e il nazismo) non è una ideologia è un crimine”pensiero condiviso significativamente per la stragrande maggioranza dei democratici antifascisti d’Italia e di Marino.

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