Dal Governo 288.000 euro per Marino per il supporto ai cittadini in difficoltà economica per la spesa: richiesta ai commercianti di Marino l’adesione al progetto

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di Marco Carbonelli

Sono dunque 288.000 gli euro che il Governo centrale attraverso una Ordinanza della Protezione Civile nazionale ha stanziato per Marino. Un contributo importante che è immediatamente disponibile al Comune per poter supportare i cittadini in oggettiva difficoltà economica per la pandemia in atto.

Dopo poche ore dall’ordinanza del Capo DPC Borrelli, il Comune di Marino ha deciso come primo atto di coinvolgere i commercianti di beni essenziali e alimentari del territorio con l’adesione all’Ordinanza di Protezione Civile Nazionale con il modulo che è scaricabile dal sito comunale.

Il prossimo atto dovrebbe essere reso noto entro poche ore, con specificate modalità di compilazione e consegna delle domande dei cittadini e famiglie in difficoltà. Una procedura che dovrà essere rapida e che dovrà portare entro pochi giorni ad una prima capacità operativa di fornire alle persone richiedenti risposta sulla domanda presentata e l’eventuale buono spesa, da 300/400 euro, da consumare nelle successive settimane negli esercizi che avranno risposto alla domanda di adesione. Ancora sono da capire le modalità operative per gli acquisti e si aspettano per le prossime ore notizie integrative sulla procedura.

Una procedura che dovrà essere, al contempo, puntuale e snella, per consentire di rispondere in breve tempo alle difficoltà che già emergono con le richieste del territorio. Già da oggi il Comune di Marino con una iniziativa dei Servizi Sociali ha, attraverso le Caritas parrocchiali, con il coordinamento della Caritas di Marino centro e il supporto della Croce Rossa Colli Albani, reso disponibili da fondi propri i primi 5000 euro per alimentari e buoni acquisto, in modo da rispondere già in queste prime ore, alle diverse richieste di persone in difficoltà.

Una macchina della solidarietà sempre presente che, oggi, si sta preparando con l’aiuto della Protezione Civile locale e anche, se sarà necessario, dei volontari di altre associazioni a gestire ben maggiori numeri di persone in tempi strettissimi, a causa delle conseguenze del fermo sull’economia dovuto alla pandemia.

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